Cani 2.0: quando il soccorso è a quattro zampe

cani soccorritori

Un sistema di salvataggio nelle mani, o meglio, nelle zampe dei cani. È in fase di sviluppo presso la North Carolina State University, grazie ai ricercatori Alper Bozkurt e David Roberts, un sistema di emergenza Smart Response, anche denominato SERS. Altri strumenti aggiuntivi che supportano tale sistema sono i droni e i robot. Il progetto vorrebbe che, una volta attivo e funzionante, SERS si avvalesse di tutti e tre le componenti, distribuite nei vari siti contemporaneamente, collaborando e condividendo dei dati tramite un'interfaccia informatica.

In situazioni di emergenza e nel caso di disastri ambientali, non è raro vedere cani addestrati intenti al fiutare eventuali sopravvissuti intrappolati e spesso presenti in aree inaccessibili da soccorritori umani. Ora, grazie a un nuovo sistema di soccorso "intelligente", questi cani saranno in grado di svolgere un ruolo ancora più importante per la raccolta e la trasmissione di informazioni vitali sull'ambiente.

Per il loro contributo SERS, Bozkurt e Roberts hanno sviluppato alcune bardature canine, alle quali sono stati aggiunti diversi sensori che consentono il monitoraggio ambientale e la comunicazione attiva. I sensori ambientali comprendono dispositivi quali telecamere, microfoni e GPS, anche se il sistema è progettato in modo tale che gli addetti ai lavori possano utilizzare altri sensori più specifici, se necessario e a seconda della situazione. Questi potrebbero includere strumenti come sensori dei gas o contatori Geiger per trasmettere i dati in modalità wireless ad altri componenti SERS, tra cui un centro di comando centrale o una unità palmare nelle vicinanze.

I sensori in questo modo, garantirebbero ai soccorritori di venire a conoscenza di condizioni che potrebbero essere pericolose per se stessi e per le vittime, ma farebbero sapere loro anche se il cane soccorritore si dovesse trovare in pericolo.

cani soccorso

Un ulteriore gruppo di sensori, inoltre, monitorerebbe la fisiologia e il comportamento del cane, oltre alla trasmissione dei dati, come la sua frequenza cardiaca. Queste informazioni permetterebbero di tenere gli utenti al corrente del benessere dell'amico a quattro zampe e di sapere se è stato attratto da qualcosa in particolare e da alcuni dettagli, come un profumo ad esempio.

Infine, il sistema di comunicazione attivo nell'imbracatura del cane consentirà di inviare alcuni comandi verbali all'animale, attraverso gli altoparlanti integrati. Ancora, un sistema tattile ancora in fase di sviluppo darà la possibilità di ripetere i comandi utilizzando dei motori vibranti incorporati nel sistema di cui sarà provvisto il corpetto del cane. Roberts è pronto a sottolineare, tuttavia, che le vibrazioni sono state appositamente pensate per essere simili a dei "trilli" e, quindi, non percepite come punizioni. I cani, dunque, verranno addestrati per rispondere ad esse con tecniche basate sulla risposta-premio.

Federica Vitale

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