Anche i giocattoli volteggiano nello spazio

giocattoli spazio Che ci fanno i giocattoli nello spazio? Si tratta di una promessa mantenuta da un premuroso papà francese che ha deciso di accontentare i propri figli inviando nello spazio i loro giochini preferiti, filmandoli durante il loro breve viaggio di andata e ritorno verso la volta celeste.

I bambini, si sa, fanno tante richieste, e alcune sembrano davvero impossibili. Ma non per Nicholas L., papà di tre bambini, che per ha deciso di esaudire il particolare desiderio espresso dai propri pargoli: l'invio nello spazio dei loro giocattoli.

Come fare? Su due piedi gli sembrò davvero un'impresa impossibile, ma documentandosi sul web scoprì che l'invio di oggetti in 'orbita' non è poi così difficile. Così dopo aver trascorso quattro mesi nella ricerca online, trovò l'occorrente, le attrezzature necessarie per far volare i giocattoli nello spazio esterno e recuperarli, come richiesto dai suoi bambini.

Ha ordinato così un pallone meteorologico da un negozio con un piccolo paracadute e un tracker GPS. Ma occorreva anche filmare il tutto, mostrando effettivamente ai suoi figli che aveva nviato i loro giocattoli nello spazio esterno. Per questo ha installato due telecamere stagne sul suo dispositivo di volo fai-da-te per registrare l'intero viaggio.

In una giornata di sole del mese di luglio, Nicholas ha portato tutta la sua famiglia nelle campagne di Ain, in Francia per il decollo. Ha gonfiato il palloncino con Ballonium (una speciale miscela di elio e di aria) e lo ha collegato collegato ad un piccolo carrello che trasportava i giocattoli preferiti dei suoi figli, i pupazzi di Hello Kitty e Bad Piggy di Angry Birds, ad un iPhone e ad una batteria esterna.

E i bambini lo hanno lasciato volare. I loro giochi sono saliti fino a 20.000 metri sul livello del mare, prima di tornare verso il basso, a 50 chilometri dal sito di lancio , e le telecamere hanno registrato tutto il viaggio.

Recuperare i giocattoli è stata la parte più difficile del progetto , perché il tracker GPS era stato danneggiato dal freddo in alta quota e non era riuscito a indicare le esatte coordinate Ma dopo aver percorso 300 km la famiglia è riuscita finalmente a ritrovre il prezioso carico in un campo di grano .