Il GPS per studire i giocatori di rugby. E mentre il calcio, tanto tradizionalista, volta le spalle alla moviola in campo concedendo solo gli auricolari alla terna arbitrale, diverso è il caso del rugby, dove sembra che l'hi-tech sia accolto meglio.
Ed è così che gli azzurri dell'Italrugby reduci dalla sconfitta a Parigi, allo Stade di France, contro la nazionale francese, potranno capire meglio gli errori fatti, riparando in occasione del prossimo match del Sei Nazioni, sabato prossimo a Roma.
Nelle maglie di Lo Cicero e compagni infatti, durante il match con la Francia, all'altezza delle scapole era letteralmente cucito un piccolo dispositivo GPS in una speciale struttura in neoprene con imbracatura anti-urto, collegato ad un computer posto in panchina. E analizzando i dati in tempo reale, il mister Jacques Brunel è riuscito ad esaminare i movimenti e gli spostamenti dei propri giocatori.
In attesa del big match contro l'Inghilterra che si svolgerà allo Stadio Olimpico di Roma sabato 7 febbraio, il ct della nazionale azzurra di rugby, potrà studiare i dati registrati grazie ai dispositivi incastonati nella maglie dei suoi giocatori e correre ai ripari, analizzando i chilometri percorsi ma anche la velocità media di ciascuno fino alle calorie bruciate.
"Non è un navigatore, nel senso che non diremo ai nostri giocatori dove andare – ha spiegato il manager dell'Italrugby Luigi Troiani - La definirei piuttosto un'antenna ricevitrice. Serve a molte cose come ottimizzare la gestione del recupero fisico dei giocatori".
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Francesca Mancuso