Grafene: una punta di matita ed un nastro adesivo per l'invenzione del secolo

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"il primo materiale a due dimensioni", talmente sottile da non presentare la dimensione dello spessore, tanto che per arrivare all'altezza di un millimetro bisogna sovrapporre tre milioni di fogli. Ci si può fare di tutto col grafene: dai minicomputer agli schermi ultrasottili, passando per i pannelli solari e gli strumenti per esplorare il Dna, fino ad apparecchi elettronici indossabili come magliette. Essendo leggero e flessibile, il grafene si può infatti trattare come un tessuto.

E forse il comitato di Stoccolma per l'assegnazione del Nobel non ci aveva ancora pensato, perché quando chiama al telefono i due autori dell'innovazione per informarli della conquista del premio gli chiede "a cosa serve l'invenzione?". I due fisici, Andre Geim e Konstantin Novoselov, entrambi dell'Università di Manchester, restano basiti: "Non lo so. come presentare un pezzo di plastica a un uomo di un secolo fa e chiedergli cosa ci si può fare. Un po' di tutto, penso".

E non hanno torto i due ricercatori, che par arrivare alla scoperta sono partiti da una punta di matita (fatta di grafite) e un nastro adesivo. Insomma, un'impresa alla McGyver, con qualche appunto di meccanica quantistica se si pensa che "la 'trama' del materiale è formata da un unico strato di atomi di carbone come un grande lenzuolo a celle di alveare".

Tuttavia, la premiazione al grafene arriva dopo qualche anno dalla sua prima realizzazione nel 2004. E dalla capitale svedese ora non fanno altro che parlare dell'aspetto ludico del fare scienza da parte di Geim e Novoselov. Quest'ultimo inoltre con i suoi 36 anni è oggi uno dei Nobel più giovani della storia.

"Il grafene è sottile, resistente, leggero eppure densissimo, praticamente trasparente e flessibile. formato da un elemento molto comune - il carbonio, il mattone essenziale degli esseri viventi - ed è un buon conduttore di elettricità", si legge nella motivazione per l'assegnazione del Nobel firmata dal comitato. Per dire a cosa può servire un materiale così, dunque, il solo limite sembra essere la fantasia.

Augusto Rubei

 

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