Un anno e mezzo fa un supercomputer sfidò in un celebre quis televisivo, Jeopardy, per tre giorni due concorrenti. Due uomini contro una macchina molto complessa, chiamata Ibm Watson. In quell'occasione si trattò di un gioco, una sorta di faccia a faccia tra l'uomo e la tecnologica, ma da allora il supercomputer si è dedicato a passatempi ben più utili. È recente infatti la notizia che Watson verrà utilizzato per diagnosticare i tumori e per agire tempestivamente con le opportune terapie.
Un accordo stipulato tra IBM e WellPoint, azienda del settore sanitario, prevede la creazione di applicazioni per Watson utilizzate a loro volta dai fisici, medici e ricercatori di WellPoint per la cura contro alcune malattie.
La velocità del supercomputer nel processare i dati e nell'effettuare confronti e collegamenti, potrebbe dunque agevolare il lavoro dei medici.
Ricordiamo, la sua potenza è pari a 2 mila e 800 pc messi insieme, con i suoi 90 server Power 750 Express di Ibm, ciascuno dotato di una potenza di calcolo pari a 3.5 GHz con 16 terabytes di memoria ram.
"Ci sono stati progressi mozzafiato nella scienza medica e nella conoscenza clinica. Tuttavia, queste informazioni non sempre sono utilizzate nella cura dei pazienti. Immaginiamo di avere la capacità di assumere tutte le informazioni riguardo all'assistenza medica di un paziente, sintomi, risultati, interviste al paziente e studi diagnostici. Poi, immaginate che la capacità analitica di Watson possa prendere in considerazione tutti i casi precedenti, lo stato dell'arte delle conoscenze cliniche nella letteratura medica e le best practice per aiutare il medico nella diagnosi" ha spiegato Sam Nussbaum, Chief Medical Officer di WellPoint. "Riteniamo che questa sarà una risorsa inestimabile per i nostri medici che potrebbe migliorare la qualità e l'efficacia delle cure mediche offerte”.
Watson infatti può aiutare i medici a identificare le opzioni di trattamento che bilanciano le interazioni dei vari farmaci, permettendo loro di selezionare rapidamente i piani di trattamento più efficaci per i loro pazienti.
Un suo ulteriore utilizzo potrebbe anche essere quello di indirizzare i pazienti al medico che abbia fatto registrare il maggior numero di successi nel trattamento di una determinata patologia.
"Watson ha un potenziale enorme per le applicazioni che migliorano l'efficienza delle cure e riducono i tempi di attesa per la diagnosi e il trattamento, consentendo ai medici di accedere ai migliori dati clinici nel momento stesso in cui ne hanno bisogno" ha aggiunto Manoj Saxena, general manager di IBM Software Group.
L'utilizzo di Watson da parte di WellPoint avverrà nei primi mesi del 2012, lavorando con gruppi di medici per selezionare le cliniche pilota.
Francesca Mancuso