Svelato il segreto degli ORC, gli “strani cerchi radio” nello Spazio

Entra nel nuovo canale WhatsApp di NextMe.it
ORC

Nel vasto universo, uno degli enigmi più affascinanti è rappresentato dagli Odd Radio Circles (ORC), o “strani cerchi radio”. Questi anelli, di dimensioni colossali, sono stati osservati per la prima volta nel 2019 attraverso il telescopio ASKAP, posizionato nell’Osservatorio radioastronomico Murchison in Australia. Con un diametro che può contenere galassie intere, gli ORC hanno suscitato grande curiosità nella comunità scientifica, rimanendo però un mistero in termini di origine e natura.

Recentemente, una svolta significativa è stata portata avanti dalla professoressa Alison Coil dell’Università della California a San Diego e dalla sua équipe. Secondo loro ricerca, gli ORC sarebbero gusci creati da venti galattici, generatisi a seguito dell’esplosione di stelle massicce, le supernove. Questa ipotesi suggerisce che le dimensioni degli ORC, che superano di gran lunga quelle della nostra Via Lattea, derivino da eventi cosmici di proporzioni incredibili. Fino ad ora, sono stati identificati 11 ORC, ma si ipotizza che ve ne siano altri ancora da confermare.

Gli astronomi hanno formulato diverse teorie sull’origine di questi anelli radio, incluso il coinvolgimento in collisioni cosmiche di vasta scala. Tuttavia, è lo studio guidato dalla professoressa Coil, presentato durante il 243esimo incontro dell’American Astronomical Society e pubblicato su Nature, a fornire una nuova prospettiva convincente. Secondo questa ricerca, i venti galattici potenti sarebbero la chiave per comprendere la formazione degli ORC.

Analisi e simulazioni

Per approfondire la loro teoria, il team di Coil ha esaminato ORC 4 utilizzando uno spettrografo a campo integrale presso l’Osservatorio WM Keck nelle Hawaii. Le osservazioni hanno rivelato un’abbondanza di gas altamente luminoso, un fattore insolito per una galassia normale. Queste analisi hanno anche mostrato che la galassia al centro di ORC 4 ha circa 6 miliardi di anni. Cassandra Lochhaas, ricercatrice co-autrice dello studio, ha eseguito simulazioni al computer per replicare le dimensioni e le proprietà di questi cerchi, confermando l’ipotesi dei venti galattici.

La ricerca sugli ORC non solo aiuta a svelare il mistero della loro formazione, ma offre anche una finestra sulla comprensione dei venti galattici in uscita. Come sottolineato dalla professoressa Coil, gli ORC potrebbero essere fondamentali per studiare l’evoluzione delle galassie e il ciclo di vita dei venti galattici, ponendo domande cruciali sull’evoluzione dell’universo.