Quest’anno, lo sciame meteorico delle Eta Aquaridi promette uno spettacolo celeste mozzafiato, con tassi di caduta che potrebbero raggiungere una meteora al minuto! Solitamente, il picco di osservazione si verifica nella notte tra il 4 e il 5 maggio. Tuttavia, grazie a un’eccezionale esplosione di attività, il periodo dal 2 al 6 maggio 2024 si preannuncia come l’ideale per ammirare questo fenomeno astronomico.
Bill Cooke, a capo dell’Ufficio Ambiente Meteoroidi presso il Marshall Space Flight Center della NASA in Huntsville, Alabama, spiega che molte delle stelle cadenti osservabili quest’anno derivano da materiali lasciati dalla Cometa di Halley, vecchi circa 3.000 anni. Quando la Terra incrocia questi detriti, assistiamo a luminose scie di luce nel cielo. Attraversando aggregati densi di questi materiali, si può verificare un’intensa esplosione di meteore. La prossima grande attività delle Eta Aquaridi è prevista tra circa 20 anni.
Visione ottimale e consigli per l’osservazione
Per godere appieno dell’evento di quest’anno, la luna nuova coinciderà con le notti di picco, eliminando qualsiasi interferenza luminosa che potrebbe oscurare le meteore più deboli, perciò dovrebbero essere visibili per tutta la serata. L’unico inconveniente di questa pioggia di meteore è che il picco ottimale per l’osservazione va dalle 4 del mattino all’alba. Se avete voglia di godere appieno di questo spettacolo, è consigliabile preparare la sveglia, fare il pieno di caffè e prepararsi a una straordinaria esperienza di osservazione delle meteore.
Nel maggio del 2023, i granelli di polvere cosmica hanno solcato il cielo notturno, catturati mentre la Terra attraversava i flussi di detriti lasciati dalla periodica Cometa di Halley, dando vita alla pioggia annuale di meteore nota come Eta Aquaridi. Nonostante la Luna Piena di maggio del 2022 abbia limitato la visibilità, le ore mattutine hanno offerto uno spettacolo libero da interferenze lunari, con una composizione di immagini che mostra quasi 90 meteore degli Eta Aquaridi irradiarsi dall’Aquario sopra San Pedro de Atacama, in Cile.