Mentre Starlink di Elon Musk continua a lanciare migliaia di satelliti nello spazio, alcuni esperti segnalano che le conseguenze ambientali di questa operazione non sono ancora state esaminate a fondo. Secondo SpaceX, il sistema Starlink mira a fornire una connessione internet a banda larga ad alta velocità in tutto il mondo, soprattutto nelle aree rurali e in quelle dove l’accesso è limitato o inesistente. Tuttavia, il numero crescente di satelliti commerciali in orbita, lanciati senza una valutazione approfondita degli impatti ecologici, ha sollevato molte preoccupazioni.
Gli scienziati richiedono una pausa nei lanci per studiare l’impatto
In una lettera indirizzata alla Federal Communications Commission (FCC), un gruppo di 100 esperti di spazio ha chiesto all’agenzia di sospendere temporaneamente i nuovi lanci di satelliti per consentire una revisione ambientale. “Dovremmo guardare prima di saltare nel buio”, hanno scritto i ricercatori, indicando che più satelliti e lanci aumentano le emissioni di gas e metalli potenzialmente dannosi per l’atmosfera. La lettera sottolinea come il numero di satelliti autorizzati dal 2019, quasi 12.000 solo per Starlink, sia destinato a crescere esponenzialmente, con previsioni che indicano fino a 58.000 satelliti lanciati entro il 2030.
Problemi di spazio orbitale e inquinamento atmosferico
La lettera degli scienziati evidenzia anche la competizione crescente per lo spazio orbitale, non illimitato, e la banda di trasmissione. Un sistema di regolamentazione internazionale e nazionale efficace, affermano i ricercatori, è necessario per evitare che gli interessi commerciali determinino unilateralmente le regole. Una ricerca pubblicata nel 2021 su Nature ha sottolineato la connessione insufficiente tra ambiente terrestre e spaziale, avvertendo dei rischi di collisioni causate da detriti non tracciati.
Un altro studio del 2024 ha evidenziato che i satelliti rientrati nell’atmosfera hanno causato un incremento del 29,5% di alluminio, con l’immissione di 17 tonnellate di ossidi di alluminio nella mesosfera. Questo fenomeno potrebbe potenzialmente danneggiare lo strato di ozono, sollevando nuovi dubbi sull’effettiva sostenibilità di questi mega-lanci.