Starliner in difficoltà: quinta perdita di elio minaccia il ritorno sulla Terra

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Starliner
@Wikimedia Commons

La NASA ha recentemente confermato che la capsula CST-100 Starliner di Boeing ha subito una quinta perdita di elio nel suo sistema di propulsione. Gli ingegneri stanno attualmente lavorando per preparare il veicolo al ritorno sulla Terra, previsto per la prossima settimana. Questa nuova perdita, benché minore rispetto alle precedenti, rappresenta una sfida significativa per il team di missione.

In una dichiarazione rilasciata il 10 giugno 2024, la NASA ha comunicato che i team della navicella stanno esaminando “quali impatti, se ce ne sono, potrebbero avere cinque piccole perdite nei collettori di elio del modulo di servizio sul resto della missione”. Questo è stato il primo riferimento alla presenza di cinque perdite; in precedenza, la NASA aveva menzionato quattro perdite durante un briefing subito dopo l’attracco della navicella con la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) il 6 giugno.

La NASA era a conoscenza di una perdita al momento del lancio di Starliner il 5 giugno, rilevata poco dopo un tentativo di lancio annullato il 6 maggio. Al momento del lancio, i funzionari della NASA e di Boeing consideravano il problema come un caso isolato, probabilmente causato da un difetto di tenuta. Tuttavia, poche ore dopo il lancio, i controllori hanno rilevato altre due perdite, una delle quali relativamente grande a 395 psi al minuto, come ha spiegato Steve Stich, commercial crew program manager della NASA, durante il briefing.

Misure correttive e operazioni future

Una quarta perdita è stata scoperta dopo l’attracco, sebbene fosse molto più piccola a 7,5 psi al minuto. “Nei prossimi giorni, dobbiamo esaminare il tasso di perdita e capire cosa fare in relazione al resto della missione”, ha dichiarato Stich.

Dopo l’attracco, la NASA ha chiuso i collettori di elio nel sistema di propulsione per fermare le perdite, sebbene dovranno essere riaperti per utilizzare i propulsori della navicella durante le manovre di sgancio e deorbitazione. La NASA ha dichiarato il 10 giugno che gli ingegneri stimano che Starliner abbia abbastanza elio per supportare 70 ore di operazioni di volo, mentre ne sono necessarie solo sette per il ritorno sulla Terra.

Oltre alle perdite di elio, gli ingegneri stanno studiando un propulsore del sistema di controllo della reazione (RCS) che si è spento durante il volo della navicella verso l’ISS. Altri quattro propulsori sono stati disattivati dal software di volo ma successivamente riattivati. Inoltre, una valvola di isolamento dell’ossidante del RCS nel modulo di servizio di Starliner non si è chiusa correttamente.

Modifiche al programma di rientro

La NASA aveva inizialmente programmato l’undocking di Starliner per il 14 giugno, ma il 9 giugno ha annunciato il rinvio non prima del 18 giugno. Questo ritardo è stato deciso per evitare un conflitto con una passeggiata spaziale prevista per il 13 giugno dagli astronauti della NASA Tracy Dyson e Matt Dominick.

I due astronauti della NASA che hanno pilotato Starliner verso l’ISS, Butch Wilmore e Suni Williams, sono attualmente impegnati sia a condurre test sulla navicella che a svolgere altri compiti, come esperimenti scientifici.