Dimentica la plastica, ecco la stampa 3D con i fondi di caffè

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stampa 3d fondi di caffè
©University of Colorado Boulder

Nell’ambito dell’innovazione sostenibile, un team di ricercatori dell’Università del Colorado ha fatto una scoperta sorprendente: utilizzare i fondi di caffè come alternativa ai materiali termoplastici nella stampa 3D. L’acido polilattico o PLA, comunemente impiegato in questo settore, può richiedere fino a un millennio per decomporsi nelle discariche. Ecco come il caffè potrebbe rappresentare una soluzione a questo problema ambientale.

Per evitare l’accumulo problematico di PLA, i ricercatori hanno sperimentato con una miscela innovativa. Combinando acqua, fondi di caffè essiccati, gomma di cellulosa e gomma di xantano – entrambi additivi biodegradabili comuni negli alimenti – hanno ottenuto una sostanza dalla consistenza simile al burro di arachidi. Una volta trattata e asciugata, questa pasta mostra una resistenza paragonabile al cemento non rinforzato e una notevole durabilità contro le cadute.

Dalla raccolta dei fondi alla creazione di materiali resistenti

Grazie a questa miscela a base di caffè, il team ha creato oggetti funzionali come piccole fioriere, ideali per la crescita di piantine, come i pomodori. Queste piantine, una volta cresciute, possono essere trapiantate direttamente nel terreno, fioriera inclusa. Estendendo ulteriormente le applicazioni del materiale, i ricercatori hanno integrato del carbone attivo, ottenendo componenti capaci di condurre elettricità, come pulsanti per dispositivi elettronici eco-compatibili.

L’articolo che illustra questa ricerca rivoluzionaria, intitolato “Progettazione di un materiale sostenibile per la stampa 3D con fondi di caffè esausti”, è stato presentato nella conferenza ACM Designing Interactive Systems Conference del 2023 a Pittsburgh, Pennsylvania. L’intuizione proviene dal professor Michael Rivera, docente all’ATLAS Institute e al Dipartimento di Informatica della University of Colorado Boulder.

Rivera evidenzia come, nonostante il PLA sia teoricamente compostabile, in pratica solo alcuni impianti di compostaggio lo gestiscono, e la maggior parte finisce in discarica. La sua squadra ha sviluppato un metodo per riciclare i fondi di caffè in un materiale stampabile, combinando questi con ingredienti naturali in un processo semplice ed economico, accessibile a chiunque con una stampante 3D. Questo non solo promuove la sostenibilità ma apre anche la porta a nuove possibilità creative, dalla produzione di gioielli a quella di utensili domestici.