È il giorno più lungo dell’anno, quello che cambia un po’ le abitudini del normale svolgimento della nostra vita quotidiana, che ci regala qualche ora in più di luce, che decreta l’inizio della bella stagione calda. È il 21 giugno, il giorno del solstizio d’estate, dal latino “sol”, sole, e “sistere”, fermare. E, infatti, il Sole brilla nel suo giorno più lungo poco oltre le 15 ore.
Come ogni solstizio o equinozio che si rispetti, il fenomeno è accompagnato da credenze e tradizioni popolari. Ogni religione abbraccia questo “passaggio” con canti e balli. Ad esempio, fin dai tempi antichi, i Celti e gli slavi celebravano il primo giorno d’estate anche con falò per contribuire ad aumentare l’energia del sole. In questo modo, si sarebbe data una spinta all’energia del Sole in modo tale da farlo rimanere potente per tutto il resto della stagione, portando crescita e garanzia di un raccolto abbondante.
In Cina, si festeggia la dea della Luce, la dea Li. Mentre in antichità e sempre in Cina, la cerimonia del Solstizio d’Estate onorava la Terra e le forze femminili “yin”. Va da sé che il Solstizio d’Inverno celebrava i Cieli e le forze maschili “Yang”.
Ovviamente, cerimonie pagane spesso si associano a Stonehenge. In occasione del solstizio, il Sole raggiunge il suo punto più a nord sulla sfera celeste, ossia la sfera immaginaria di stelle che circondano la Terra. Se ci si trova all’interno del monumento di Stonehenge, il giorno del solstizio d’estate, in direzione nord-est e verso una pietra grezza nota come “il tallone di pietra”, si può assistere al suggestivo fenomeno del sorgere del Sole, che qui ha una connotazione particolare.
I calendari di tutto il mondo riportano il giorno del Solstizio d’estate con alcune modifiche. Solo negli Stati Uniti la data è diversa nelle diverse zone in cui ci si trova. Così, se negli ultimi anni si “festeggiava” l’arrivo dell’estate il 21 giugno, nel 2008 la ricorrenza si ebbe il 20. La spiegazione pare stia nella discrepanza tra l’anno come noi lo intendiamo, costituito di 365 giorni, e l’anno astronomico, di 365,25 giorni. Ecco perché il solstizio può aver luogo il 20, il 21 o il 22 giugno.
E se il primo giorno d’estate coincide con il solstizio, nel sud del mondo, ovvero nell’emisfero opposto al nostro, il solstizio di giugno è il primo giorno d’inverno. La Terra è inclinata di 23,5 gradi sul suo asse. Durante il mese di giugno, il nostro emisfero è inclinato verso il Sole e per questo riceviamo il periodo più lungo di luce, dato che la nostra stella raggiunge il suo livello più alto nel cielo. Al contrario, nell’emisfero sud è inclinato in posizione distante dal Sole e riceve la luce diurna per minor tempo. Quindi, anche in occasione del 21 dicembre, ossia il giorno per noi del solstizio d’inverno, il nostro giorno più corto dell’anno coinciderà con il primo giorno d’estate nel sud del mondo.
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Un’altra curiosità. Nonostante le alte temperature di questi giorni, il 21 giugno non è da considerarsi come il giorno più caldo dell’anno. Questo, infatti, lo si attende per la fine di luglio. Ciò è dovuto al fatto che l’atmosfera ha bisogno di un po’ di tempo per riscaldarsi.