
Portare l'uomo su Marte ancora oggi sembra impossibile. Le distanze e le difficoltà di una missione di lunga durata finora hanno reso poco probabile l'invio di un equipaggio sul Pianeta Rosso. Ma c'è chi non la pensa affatto così. Una società olandese infatti si sta già preparando per creare un insediamento umano su Marte nel 2023.

Curiosity comincia a fare sul serio. Il rover della Nasa si sta preparando a una delle sue camminate più lunghe sul suolo marziano. Dopo aver concluso le osservazioni presso il cratere Gale, dove è atterrato lo scorso 6 agosto, il robot presto si dirigerà dalle parti del Monte Sharp. A metà febbraio, partirà dunque per la nuova missione.

Andare su Marte è probabilmente il sogno di ogni astronauta, ma una simile missione non è affatto priva di rischi per la salute. Volare sul Pianeta Rosso, infatti, provocherebbe un'alterazione dei ritmi del sonno a causa della lunga durata del viaggio.

Sul suolo di Marte ci sono sostanze dalle chimica complessa, come acqua e rocce contenenti zolfo e cloro. È questa la scoperta 'storica' fatta grazie al rover Curiosity della Nasa che ha usato tutti i tuoi strumenti per l'analisi del suolo.

Curiosity e la sonda Mars Express dell'Esa per la prima volta collaborano. Quest'ultima ha trasmesso i dati scientifici del rover della Nasa, all'opera sul pianeta rosso, a terra. I dati sono stati ricevuti dalle antenne dell'Esa in Australia. Un piccolo ma significativo passo nella cooperazione tra le agenzie spaziali interplanetari, come lo hanno definito dall'Esa.

I cambiamenti climatici su Marte potrebbero rivelare a Curiosity l'eventuale presenza di vita sul Pianeta Rosso. Il rover della Nasa sta osservando i modelli di vento e i modelli naturali delle radiazioni di Marte per cercare di capire meglio ciò che accade sulla superficie.

È stato siglato l'accordo tra Russia e l'Agenzia Spaziale Europea per il progetto Exomars. Come è noto, questo programma prevede l'invio di una missione robotica sul pianeta rosso. Missione entrata in crisi subito dopo i tagli decisi dalla Nasa ed il suo successivo ritiro da qualsiasi tipo di budget.

Il suolo di Marte è molto simile per composizione a quello delle Hawaii. Il pianeta rosso non è poi così diverso da noi. Lo dicono le ultime analisi dei campioni di terra marziana condotte dal rover Curiosity della Nasa, su Marte da quasi tre mesi.