Con 1,9 milioni di metri quadrati sarà la più grande "città su Marte", una simulazione di vita sul Pianeta Rosso che includerà laboratori per il cibo, l'energia e l'acqua, nonché test agricoli e studi sulla sicurezza alimentare.
Il progetto, chiamato 'Mars Science City', è stato lanciato dal governo di Dubai e sarà realizzato da un team di scienziati, ingegneri e progettisti degli Emirati Arabi Uniti (UAE), guidato da una squadra del Mohammed bin Rashid Space Centre e dal comune di Dubai, in collaborazione con gli architetti della società danese Bjarke Ingels.
Una vera e propria città-museo, che mostrerà al pubblico anche i più grandi successi spaziali dell'umanità, con aree educative destinate ad impegnare i giovani cittadini nello spazio e a suscitare in loro una passione per l'esplorazione e la scoperta. Le pareti del museo saranno stampate in 3D, utilizzando sabbia del deserto dell'UAE.
"L'UAE cerca di concentrare gli sforzi internazionali per sviluppare tecnologie a beneficio dell'umanità - ha dichiarato lo sceicco Mohammed bin Rashid - che gettino le basi per un futuro migliore a favore delle generazioni che verranno - Vogliamo anche rafforzare la passione per la leadership nel nostro Paese, contribuendo a migliorare la vita sulla terra e a sviluppare soluzioni innovative per molte delle nostre sfide globali".
L'ambizioso progetto Mars Science City rientra nell'obiettivo degli Emirati Arabi Uniti di guidare la corsa scientifica globale verso il turismo e il trasferimento di persone sul Pianeta Rosso ed è parte della strategia del Mar 2117, lanciata durante il quinto vertice del governo mondiale, che cerca di realizzare il primo insediamento su Marte nel prossimi 100 anni.

Tecnicamente Mars Science City implementerà laboratori avanzati che simuleranno il terreno di Marte e il suo ambiente grazie alla tecnologia di stampa 3D e all'isolamento di calore e radiazioni. Il progetto sta cercando di attirare le migliori menti scientifiche da tutto il mondo negli Emirati Arabi Uniti e mira a contribuire (e guidare) gli sforzi di soluzione a sfide globali come la sicurezza alimentare, l'acqua e l'energia sul pianeta.

Nel corso del suo svolgimento è previsto anche un esperimento di "vita": per un anno, infatti, un intero team vivrà della grande città simulata, allo scopo di ottenere dati importanti per la futura innovazione che punta a sostenere la vita in un ambiente planetario ostile. Proprio per questo in questo "anno sperimentale" si cercheranno soluzioni innovative per l'autosufficienza di energia, acqua e cibo.

Nella speranza che le simulazioni (e poi la realtà) portino veramente ad un futuro migliore.
Roberta De Carolis
Foto: Dubai Media Office
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