Lo spazio come sarà nel 2020. Se ne parla sempre più insistentemente. Le missioni del futuro vedranno il ritorno dell'uomo in grande stile e laddove finora non era mai stato. Con nuovi mezzi, nuove tecnologie, nuovi obiettivi.
A contendersi la scena, diversi paesi. Primi fra tutti gli Stati Uniti che sperano di poter riconquistare il primato nel cosmo. La Nasa, proprio di recente, ha lanciato il suo nuovo veicolo spaziale Orion. Un esperimento, oggi, per poter sostituire efficacemente lo Space Shuttle di ieri e poter inviare di nuovo l'uomo nello spazio (su Marte?), domani. Dal canto suo, la Cina non resta a guardare ed è già a lavoro da tempo nello sviluppo di una propria stazione spaziale. Anno di riferimento, il 2020. Basi lunari, l'invio dell'uomo su Marte ed altre scoperte cosmiche sono lì, ad attendere che lo sguardo dell'umanità vi si posi.
Ripercorriamo i possibili obiettivi.
L'uomo tornerà sulla Luna
Sebbene in passato sia già stata teatro di “visite” umane, la Luna rimane tra gli obiettivi dell'uomo nel cosmo. Diversi i progetti, ma tutti in fase di elaborazione. La più “vicina” di tutti, probabilmente, è la Cina che vorrebbe portare i propri astronauti sul suolo lunare. Per altri, invece, il nostro satellite naturale sarebbe un ottimo “trampolino di lancio” per raggiungere Marte. Un punto di approdo, insomma, per rendere il viaggio meno lungo ed avere un avamposto di rifornimento in vista della tappa marziana.
Quando su Marte?
Anche se Marte è un obiettivo per l'esplorazione umana, è bene precisare che quello che verrà “dopo” la sua “conquista” non è ancora ben preciso. Una volta approdato sul suolo marziano, infatti, l'uomo avrà la necessità di adattarsi ad un habitat difficile ed ignoto. Ad ogni modo, questa meta è quella che affascina maggiormente l'amministrazione Obama che, ancora una volta, stanzia buona parte dei finanziamenti proprio per la ricerca della migliore tecnologia possibile per raggiungere il pianeta rosso. Il nuovo veicolo spaziale Orion è in grado di garantire tre settimane di operazioni autonome nello spazio, ma non rappresenta un insediamento umano. Andare su Marte è drastico, pericoloso e prematuro.
Cina e India diventeranno grandi nazioni spaziali
Sempre più presenti, questi due paesi stanno raggiungendo di diritto il podio cosmico. Ad essere determinante anche la posizione politica. In Cina, il raggiungimento degli obiettivi spaziali rappresenta l'orgoglio nazionale per il Partito Comunista. Diversamente da quanto accade in Occidente, dove la politica spaziale cambia con ogni nuovo presidente o a seconda delle posizioni del governo. E se non vi è una generale continuità, sia in termini di tempo sia di denaro, al contrario in Cina il sistema politico non democratico si aspetta di vedere compiuto quello che si prospetta di fare.
Il futuro incerto della Stazione Spaziale Internazionale
Il futuro della stazione spaziale dipende da quello del partenariato internazionale. Sebbene ci si aspetti di vederla operativa almeno fino al 2024, il problema reale è quello di capire se Russia e Stati Uniti avranno in comune le sorti della ISS. Il rischio è quello di un abbandono graduale, dopo 20 anni di onorato servizio. Magari lasciando agli “ascensori” spaziali il compito di traghettare gli astronauti verso un altro avamposto. E, ancora, la Cina è impegnata nel progetto di una stazione orbitante.
Le imprese private al lavoro
XCOR e Virgin Galactic sono le più impegnate a conquistare lo spazio. L'”arma” determinante, un notevole dispendio di finanziamenti. Al momento si tratta di agenzie, ma in futuro potrebbe trattarsi di vere e proprie aziende come SpaceX, che andranno ad affiancarsi alla Nasa o ad altri enti spaziali. Questa capacità di conquista dello spazio, molto probabilmente si deve ad una loro sostanziale autonomia dall'alternarsi dei diversi governi e dalle relative necessità ed obiettivi.
Gli esseri umani sostituiti dai robot?
È ormai indubbio che i robot, in un futuro molto prossimo, saranno in grado di fare tutto quello che fanno gli esseri umani. E verranno usati per scopi scientifici o tecnici. Potranno di fatto sostituire l'uomo anche nell'esplorazione spaziale? Probabilmente li vedremo collaborare. I sistemi robotici verranno in soccorso dei limiti umani, cosa che accade anche oggi. Ma non rimane alcun dubbio che, nei programmi spaziali, un ampio spazio sia a loro dedicato.
Federica Vitale
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