Potrebbe essere il lavoro del futuro. Vendere abbracci e fare coccole a pagamento. Una vera e propria professione che vede già un nutrito numero di persone pagare ed essere pagate per un po' di affetto a richiesta. Il prezzo? 80 dollari l'ora, circa 65 euro.
A parlare di questo nuovo futuro professionale è il Wall Street Journal. E racconta di persone già introdotte nel mondo degli abbracci sotto pagamento. Potremmo definirli “abbracciatori”, in italiano. Tuttavia, è forse il caso di chiamarli con il nome inglese “professional cuddlers”, poichè ci dà un'idea (bizzarra) del modo in cui oltreoceano questa sia diventata già una professione.
Dagli 80 ai 400 dollari per un'ora di abbracci e coccole. Il tutto, si tiene a precisare, vestiti e senza alcuna sfumatura licenziosa. "Io mi sono convertita", confessa Melissa Duclos-Yourdon, una delle voci ascoltate dal WSJ per esplorare questa nuova frontiera professionale. “Una volta coccolata, mi sono sentita trasformata”.
E se questa è l'era delle app, non poteva mancare quella dedicata a fornire abbracci ai cuori solitari. Si tratta di un'applicazione gratuita. Si chiama Cuddlr ed è disponibile gratuitamente. Il suo scopo è quello di segnalare gli “abbracciatori” più vicini a noi. Sul sito Cuddle Comfort, inoltre, sarebbero 18 mila gli iscritti che si propongono come volontari per dispensare coccole senza alcuno sfondo sessuale, sperando di essere abbinati ad altrettanti "cuddlees" compatibili. Ovviamente, non è richiesta alcuna formazione specifica o licenza per diventare professional cuddlers.
C'è qualcosa che davvero non va nella nostra società? Se questo può considerarsi un lavoro, e il mondo della robotica ci avvisa di umanoidi sviluppati per il sesso, se siamo proiettati verso il sesso grazie alla realtà virtuale e se, infine, siamo parte della comunità dei social media come Facebook, quello dell'abbraccio in vendita suona un po' un controsenso. Qui, infatti, non si tratta di sesso o di massaggi, ma solo di un altro essere umano che si prodighi in abbracci per noi. E per un gesto così semplice e che dovrebbe essere spontaneo, c'è chi è disposto a pagare cifre esorbitanti.
Federica Vitale
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