Non è vero che non esistono più i valori di una volta. Ad annunciarlo è stato un team di ricercatori del Center for Neuropolicy della Emory University, che ha scoperto come nel nostro cervello vi siano dei capisaldi, difficilmente modificabili.
Ci sono delle cose su cui non si transige, sulle quali non siamo disposti a discutere o a scendere a patti e riguardano le nostre credenze religiose, ma anche il senso di appartenenza connesso all'identità nazionale e il codice etico e morale. Neanche davanti ad una lauta ricompensa.
Ne sono certi gli studiosi americani della Emory University che hanno preso in esame 32 adulti sottoponendoli ad un test. L'attività cerebrale dei volontari è stata monitorata mentre essi erano intenti a sottoscrivere alcune informazioni riguardanti settori molto particolari, che toccavano, come anticipato il legame con la patria, la religione e l'etica.
In un primo momento, dunque, i soggetti hanno sottoscritto le dichiarazioni con cui erano d'accordo. Successivamente è stato chiesto loro di “ritrattare” per denaro, o più precisamente è stato offerto del denaro in cambio della negazione di quanto sostenuto in precedenza. Osservando le scansioni della loro attività cerebrale gli studiosi hanno notato che tale propensione è ricollegabile ad un'area del cervello associata ai concetti di giusto/sbagliato (giunzione temporo-parietale sinistra) che nulla ha a che vedere con quelle legate al concetto di ricompensa (corteccia pre-frontale ventrolaterale sinistra).
Infine, dalle osservazioni è emersa anche l'attivazione dell'amigdala in seguito alle reazioni emotive connesse al rifiuto di dichiarare qualcosa di diverso rispetto alle proprie credenze.
La scoperta è stata pubblicata su Philosophical Transactions of the Royal Society.
Francesca Mancuso