La Nasa su Marte nel 2030. Il si' della Casa Bianca

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La Nasa sempre più impegnata a portare l'uomo su Marte. Come ogni anno, la Casa Bianca passa in rassegna tutti i grandi progetti e gli obiettivi a lungo termine che vedranno all'opera l'agenzia spaziale. Di recente pubblicazione, dunque, la proposta di bilancio del presidente Obama che stanzia 18,5 miliardi di dollari ai futuri progetti nel cosmo. 500 milioni di dollari totali di più rispetto allo scorso anno. E il pianeta rosso sempre nel mirino.

Tutte le principali attività dell'agenzia, compresi i piani per le future missioni nello spazio profondo e Marte, sono rappresentati nei dettagli del nuovo bilancio. Tra questi, il finanziamento per il razzo Space Launch System, che andrà a sostituire lo Space Shuttle, e la capsula Orion. Tuttavia, sono proprio questi due obiettivi a vedersi aggiudicati finanziamenti inferiori rispetto a quelli che i funzionari dei due programmi avevano richiesto.

Che la Casa Bianca si tendenzialmente proiettata verso Marte? Pare proprio di sì se si considera che ad avere la meglio sono le missioni dei due rover tuttora in esplorazione sul pianeta rosso, Opportunity (il cui termine è comunque previsto per il prossimo anno) e Curiosity.

Ad aver ottenuto più stanziamenti, il programma commerciale rivolto a “traghettare” gli equipaggi umani da e per la Stazione Spaziale Internazionale. Grande impegno, dunque, negli sforzi mirati a costruire le navicelle spaziali in grado di attraccare sulla Iss. Altri programmi finanziati nel bilancio la missione Redirect Asteroid, che consiste nell'idea fantascientifica di raggiungere un asteroide al fine di studiarlo o, nel caso di eventuali pericoli per la Terra, deviarlo. Di notevole interesse anche altre iniziative scientifiche spaziali, come il lancio del James Webb Space Telescope (previsto per il 2018), il successore di Hubble per intenderci.

La proposta di bilancio è stata annunciata dall'amministratore delegato della Nasa Charles Bolden, al Kennedy Space Center, in Florida. È proprio Bolden ad affermare come l'agenzia sia, oggi, fiscalmente forte e come i suoi programmi siano diretti verso una direzione positiva. "Non potrei essere più euforico riguardo il nostro futuro”, afferma l'amministratore delegato. “Stiamo facendo costanti progressi e continuiamo a raggiungere nuovi traguardi". O "new heights", nuove altezze, come in inglese è intitolato il programma che presenta le strategie dell'agenzia spaziale.