"Ci sono certamente dei riferimenti agli Ufo e anche questi documenti, presto, verranno pubblicati". Così Julian Assange, fondatore di Wikileaks, durante la diretta web in corso sul Guardian rispondendo alla domanda di un lettore che gli ha chiesto se extraterrestri e ufo siano tra i temi del materiale di cui è in possesso il noto sito internet.
"Wikileaks riceve anche molte mail da gente strana sugli Ufo o che sostiene di essere l'anticristo, che secondo i nostri collaboratori non sono adatte per la pubblicazione", ha però precisato il giornalista australiano al centro del ciclone che in queste settimane sta coinvolgendo la comunità internazionale e i corpi diplomatici di mezzo mondo.
"Le minacce per le nostre vite sono di pubblico dominio - ha aggiunto Assange - Da parte nostra prendiamo tutte le precauzioni necessarie, ma nella misura in cui ciò è possibile trattandosi di superpotenze".
E intanto le attese per eventuali rilevazioni in merito all'esistenza o meno degli alieni s'infuocano. Dall'incidente di Roswell, al caso Phoenix, passando per i misteri dell'Apollo 20, in molti sperano di venire a conoscenza una volta per tutte degli intrighi che per decenni hanno mascherato la verità ad ufologi e comuni cittadini.
Mentre è di questi giorni l'avviso da parte di Assange riguardo ad una eventuale distruzione di Wikileaks e dei suoi file 'segreti': "Abbiamo consegnato tutti i documenti in nostro possesso a circa 100mila persone in tutto il mondo che li possiedono in forma criptata", spiega il Robin Hood del terzo millennio, come lo ha definito un sondaggio realizzato da Affaritaliani.it e Swg, per cui Assange avrebbe il 64% degli italiani dalla sua parte.
"Se ci dovesse accadere qualcosa e non fossimo più raggiungibili - conclude infine Assange - una chiave elettronica verrebbe inviata via web rendendo i file leggibili. A questo punto queste 100mila persone avrebbero il compito di divulgarle".
Augusto Rubei