Hanna Blyth è una ragazza di diciotto anni, una studentessa del St Johns College di Cardiff. Ha una grande passione: l’astronomia. Infatti, in estate, decide di impegnarsi in un progetto particolarmente impegnativo, che le consente però di coltivare il suo grande interesse.
Si tratta di un ciclo di osservazioni astronomiche che realizzerà servendosi del progetto Faulkes, in grado di consentire a chiunque sia provvisto di username e password valide, di effettuare il login sul portale principale e, per un tempo fissato, utilizzare uno o più dei telescopi che fanno parte del network.
Un’esperienza formativa, senz’altro. Durante l’osservazione, Hannah riesce a eseguire il suo compito, immortalando con chiarezza un momento di assoluta rilevanza: l’attimo in cui la cometa 213P Van Ness si frammenta. Un sogno che si realizza, quindi. Ma probabilmente neppure la ragazza stessa avrebbe osato immaginare il seguito.
Dimostrando curiosità e talento infatti, la giovanissima studentessa non si accontenta e approfondisce l’analisi dei dati rilevati. Con l’aiuto di alcuni esperti del settore come il coordinatore del programma Nick Howes e due vere e proprie autorità come Giovanni Sostero e Ernesto Guido, si individuano più di 20 asteroidi, fino al quel momento sconosciuti.
Hannah partecipa attivamente al processo di selezione e verifica delle ipotesi, rendendosi addirittura protagonista in prima persona della scoperta di due degli asteroidi così individuati. Il suo nome nella storia dell'astronomia: un momento magico, indimenticabile, forse anche aiutato da un briciolo di buona sorte. Senz’altro però, è bene non dimenticarlo, sostenuto da fiducia, intelligenza e determinazione, necessarie condizioni per il successo.
Damiano Verda