Gli operatori mobili destinati a diventare "banche"

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Un semplice telefono cellulare può sostituire una banca? In alcune zone del mondo ciò avviene. Immaginiamo quelle zone del mondo che non hanno accesso ai servizi bancari. Ne è un esempio l'Africa orientale, dove, mancando infrastrutture come banche e istituti di credito, l'uso di questo sistema sta cambiando il volto dell'economia.

Si pensi che, secondo le stime del New York-based Financial Access Initiative, in tutto il mondo sono circa 2,5 miliardi le persone che non hanno accesso ai servizi bancari. Ma il dato rilevante è che un miliardo di esse è in possesso di un telefono cellulare.

Per gli scambi di denaro basta inviare un semplice messaggino di testo, presente ovviamente in tutti i cellulari. Così, le persone sprovviste di un conto corrente bancario potranno inviare e ricevere denaro, utilizzando il telefonino come se fosse un borsellino elettronico.

Ma spieghiamo più on dettaglio come si svolge la procedura del passaggio del denaro: se si vogliono inviare dei soldi, ci si reca presso l'agente di zona (da noi magari il tabaccaio), cui verrà affidata la cifra in contanti. Successivamente quest'ultimo la invierà attraverso il sistema di telefonia mobile utilizzando un modulo sicuro di messaggi di testo SMS. Viceversa, chi riceve, vedrà apparire sul proprio cellulare un codice di testo, che andrà poi trasmesso al proprio agente locale, che lo scambierà col denaro. Presto fatto!

Uno dei pionieri di questo sistema è stato l'M-Pesa system, gestito dalla rete cellulare del Kenya Safaricom. M-Pesa ora è usato da circa 8 milioni di kenioti per pagare per qualsiasi cosa, dalle tasse scolastiche alle fatture dei generi alimentari. stato raggiunto lo scorso anno da Zap, un altro servizio mobile di denaro gestito dalla principale rivale di Safaricom, Zain.

A ciò va aggiunto che in Kenya si sono decine di migliaia di agenti locali, la cui commissione per il trasferimento di denaro all'interno o all'esterno del sistema è di solito inferiore a quella imposta dalle banche o dalle carte di credito.

Ampiamente utilizzato dalla popolazione del Kenya, questo sistema è diventato parte integrante della vita quotidiana: "Se non avessi il mio cellulare, saremmo molto più poveri", racconta Neyasse Neemur, una vedova di quattro figli che vive nel distretto di Turkana del Kenya settentrionale.

Già, perché un altro dei vantaggi riguarda la possibilità di salvare in modo sicuro il proprio denaro, limitando così anche i furti. Arthur Goldstuck del World Wide Worx in Pinegowrie, Sud Africa conclude: "La gente è in grado di salvare i propri soldi e così ha un mezzo per iniziare a pianificare a lungo termine".

Francesca Mancuso

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