Obsideon, una sala d’aspetto personale

obsideon

Roger Kellenberger potrebbe cambiare il futuro dei viaggiatori e soprattutto le soste fra un volo e l’altro. L’idea di questo designer è quella di dotare gli aeroporti di sale d’attesa personali.

Il nome del concept è Obsideon, una sorta di capsula circolare, dove il viaggiatore può riposarsi in attesa del proprio volo, in completa privacy. Obsideon, infatti, ospita un viaggiatore per volta e può essere scelto come posto a sedere, o per stare in completo isolamento e dormire. È dotato di un sistema di oscuramento e di uno di bloccaggio porte, nonché, di un vano per il bagaglio a mano. All’interno un computerino di bordo aggiorna costantemente il viaggiatore sullo stato del proprio volo. Sulle modifiche ed eventualmente sui ritardi.Quando giunge il momento dell’imbarco scatta un allarme che avvisa l’utente e tutto il sistema si riattiva automaticamente. Le porte si sbloccano e l’oscuramento si trasforma in luce.

Il progetto di Kellenberger nasce dalla consapevolezza che gli spazi adibiti a sale d’aspetto sono tutt’altro che confortevoli. Sedute scomode e confusione trasformano le attese in un incubo, soprattutto per quegli uomini d’affari costretti a volare da una parte all’altra del mondo e vittime del jet lag. Essendo un servizio aggiuntivo offerto dalla compagnia aerea, per accedere allo spazio riservato, è necessaria solo la carta d’imbarco.

Obsideon, insomma, è una culla dove proteggersi dalla frenesia dell’aeroporto, un rifugio per i viaggiatori ed una marcia in più per le compagnie aeree. Offrendo una piacevole esperienza di viaggio, infatti, secondo Kellenberger, favorirebbe la fidelizzazione dei clienti.

Gerarda Lomonaco

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