Conferenza FIEG: quale futuro per l'editoria ?

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Le difficoltà che attraversano i settori dell’editoria e della stampa sono drammatiche, tanto da richiedere interventi immediati di politica industriale per alleviare una situazione di crisi che non ha precedenti. A segnalarlo sono le proposte che NextMe ha avuto la possibilità di cogliere nel corso della conferenza stampa organizzata a Roma, lo scorso 26 gennaio, dalle varie associazioni che compongono tale filiera; tra queste, Aie (editori di libri), Anes (editoria periodica specializzata), Fieg (editori di quotidiani, periodici e agenzie di stampa).

Determinanti, per il raggiungimento di tali conclusioni, sono risultati gli studi realizzati dal prof. Alessandro Nova, docente di Economia industriale all’Università Bocconi. Dalla base statistica fornita è infatti emerso che nel biennio 2008-2009, nel contesto di una crisi generalizzata che ha investito l’economia mondiale, le condizioni delle imprese che operano all’interno della filiera editoriale hanno subito una contrazione del fatturato complessivo del 14,2% - dato che, in valori assoluti, significa una perdita in un anno di circa 5,8 miliardi di ricavi.

Anche Carlo Malinconico, Presidente della Fieg, ha manifestato nel proprio intervento la profonda preoccupazione per una situazione regressiva, che richiede urgenti ed efficaci misure di intervento sia sul piano della domanda che su quello dell’offerta. Egli ha infatti ricordato come, per l’editoria giornalistica in particolare, una evoluzione insoddisfacente dei consumi interni rappresenti un ulteriore fattore di preoccupazione, a fronte invece dell’importanza sociale e istituzionale dell’informazione.

In assenza di provvedimenti strutturali, pertanto, i fattori di sofferenza delle imprese del settore tenderanno ad aumentare, con conseguenze drammatiche soprattutto sul fronte dell’occupazione. La necessità di specifici interventi da parte delle istituzioni costituisce un atteggiamento che va dunque incoraggiato; anche perché, quando la crisi attenuerà la sua morsa, si dovrà essere altrettanto pronti ad agganciare la ripresa con strumenti validi, e con riforme che permetteranno di sfruttare al meglio le opportunità offerte da quelle che devono inevitabilmente considerarsi componenti fondamentali di una editoria moderna: l’informatica ed il web, realtà pienamente proiettate verso le esigenze e le caratteristiche future della società.

Alberto Marangio

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