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I giocattoli diventano sculture: le opere di Freya Jobbins

freya giocattoli

Se i vostri bambini, un giorno, si stancheranno di giocattoli ormai vecchi o troverete sotto il divano gambe e braccia di bambole e robottini, sappiate che il modo per riciclarli esiste. Deve averlo pensato l'artista australiana Freya Jobbins quando ha realizzato una serie di opere con parti di giocattoli ormai fuori uso. Un mix pazzesco, a ben vedere.

Si tratta di vari pezzi di plastica di vecchi giocattoli e parti di bambole come braccia, gambe, teste, occhi creando volti che assumono una nuova forma. Un gioco nel gioco dove i visi diventano altrettanti visi, teste e busti. Il tutto dopo essere stato tagliato, scolpito e reincollato a strati.

Jobbins conferma di essersi ispirata per il suo lavoro ai capolavori di Giuseppe Arcimboldo e i suoi famosi ritratti realizzati con frutta, fiori e ortaggi. Ma anche altri artisti, come Penny Byrne, Gunther Von Hagen, e Ron Muek. Il suo vivo interesse per la mitologia greca, inoltre, è evidente anche in un certo numero di suoi assemblaggi strabilianti.

Sulle sue creazioni eccentriche, Jobbins dice: "Il mio lavoro esplora il rapporto tra feticismo consumistico e la cultura del riciclaggio emergente all'interno delle arti visive. A causa di un eccessivo consumo della nostra società di giocattoli per bambini in plastica, i materiali di cui ho bisogno per i miei assemblaggi sono tutti molto accessibili”.

E l'effetto è davvero sorprendente e bizzarro.

Federica Vitale

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