Energia pulita: il bivacco hi-tech sul Monte Bianco

Bivacco_Monte_Bianco

Si chiama Bivacco Giusto Gervasutti (intitolato allo storico alpinista Giusto Gervasutti) ed ha un impianto fotovoltaico ma, soprattutto, si trova sul Monte Bianco. Il rifugio alpino di ultima generazione sorge sul ghiacciaio del Freboudze, ad un'altezza di 2.835 metri, nel massiccio del Monte Bianco.

Commissionata dal CAI Torino, il Giusto Gervasutti, il futuristico ristoro alpino è stato realizzato in materiale composito (sandwich in vetroresina e pvc ad alta densità), con una scocca modulare di 30 metri2, ed è stato costruito per resistere alle avverse condizioni dell'alta montagna. Il rifugio hi-tech - i cui componenti sono stati realizzati a valle e trasportati sulla parete con l’elicottero - è alimentato da un impianto fotovoltaico che lo rende autosufficiente tutto l'anno.

Nella progettazione e realizzazione è stata coinvolta la EDF ENR Solare, azienda italiana specializzata nel fotovoltaico su tetto e strutture, che ha svolto attività di consulenza per il CAI. L'impianto ha una potenza di 2,4 kWp, e i moduli che lo compongono sono formati da celle fotovoltaiche annegate in un polimero speciale che ne consente la massima flessibilità (è stata utilizzata la stessa tecnologia che si usa in ambito nautico).

L'energia prodotta verrà utilizzata per alimentare l'impianto di illuminazione e le prese elettriche, ma anche la piastra da cucina ed il computer di bordo previsti per gli ospiti del bivacco. Le batterie - realizzate in sodio e nichel ed usate per la prima volta in un impianto in isola - sono completamente riciclabili e ad alta sicurezza.

Antonino Neri

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