Se pensavate che il destino della carta da parati fosse quello di morire lentamente in favore di vernici di ogni genere, avete fatto male i vostri calcoli. Ma il suo futuro non è propriamente identico all’immagine di grandi fogli di carta incollati al muro di casa.
A rivoluzionare l’ambiente domestico è stavolta la Philips, che ha recentemente annunciato una nuova partnership con Kvadrat (Danimarca), nota azienda leader nel settore di tessuti d’arredo e pannelli acustici : da questa insolita combinazione di competenze nasce il progetto di un pannello luminoso e flessibile pensato per progettare e arredare le pareti in un modo del tutto nuovo.
L’idea è quella di mettere insieme i vantaggi di uno speciale tessuto a celle acustiche morbide e quelli dell’illuminazione a LED integrato; il risultato è un’atmosfera confortevole e personalizzabile, dove l’occhio ha la sua parte ed anche il suono è attutito per creare ambienti di lavoro o domestici assolutamente perfetti.
La partnership, del resto, coinvolge due aziende ‘best class’ nei rispettivi settori: così laddove Kvadrat garantisce materiali di altà qualità in termini di acustica e consistenza, Philips può senz’altro contribuire con una vasta gamma di LED in vari colori.
“Ci stiamo dedicando allo sviluppo di soluzioni luminose che possano offrire una quantità illimitata di effetti possibili”, ha spiegato Leon van de Pas, General Manager della Philips, in occasione dell’annuncio ufficiale di questa nuova partnership a Eindhoven (Olanda).
“Philips è l’alleata naturale ideale per il nostro obiettivo di creare soluzioni che creino benessere e abbiano un impatto positivo sulla vita delle persone”, ha continuato Henrik Holm per conto di Kvadrat, sottolineando come il progetto si presti particolarmente per ambienti di lavoro dove l’ispirazione è fondamentale.
Gli sviluppi futuri, chiaramente, mirano ad una sempre maggiore personalizzazione e brandizzazione dei pannelli, e in generale ad una offerta illimitata di modulazione della luce e del suono: insomma, magari bisognerà attendere un po’ prima di vedere il risultato sulle pareti del nostro ufficio, ma a quanto sembra, ne varrà la pena.
Annalisa Di Branco