Giornalismo, quando le notizie le scrive il pc…

giornalisti robot

Due aziende americane, la Narrative Science di Chicago e la Automated Insights di Durham (North Carolina), hanno sviluppato dei software in grado di scrivere automaticamente articoli giornalistici a partire da dati grezzi.

Il progetto - come spiega un articolo pubblicato sulla versione americana di Wired - nasce nel 2010, quando Kristian Hammond, un informatico con un dottorato a Yale, il collega Larry Birnbaum e Stuart Frankel decidono di fondare Narrative Science per sfruttare l’invenzione creata nel 2009 da alcuni studenti della scuola di giornalismo della Northwestern University.

Gli studenti, composti sia da giornalisti che da informatici, crearono “Stats Monkey”, un software che, una volta ricevuta una scheda tecnica di una partita di baseball, in pochi secondi era in grado di elaborare un articolo sportivo completo di immagini, titoli, didascalie e addirittura rimandi corretti alla storia del baseball. I tre, quindi, misero su una squadra formata da programmatori (per migliorare il software e renderlo adatto a qualsiasi tipo di dati) e da giornalisti professionisti, che fanno da meta-scrittori.

Questi ultimi scrivono infatti tutti i diversi template linguistici, degli schemi prefabbricati di frasi che il software poi incollerà insieme, riempiendoli con i dati. Inoltre, dicendo al software di sfruttare un certo tipo di frasi rispetto a un altro, si potrà cambiare anche il taglio dell'articolo, passando dai neutri lanci di agenzia a pezzi irriverenti.

All'inizio Narrative Science (così come Automated Insights) si dedicava soprattutto alla stesura di report automatici di sport e finanza, temi pieni di dati grezzi (gol segnati, andamento delle azioni) che un computer può condensare e raccontare. In seguito si è però capito che i software, a differenza degli umani, possono leggere i dati senza annoiarsi, analizzando i trend chiave e compilando poi automaticamente report corretti, leggibili e soprattutto comprensibili dai manager.

Ma non sono solo i numeri che si possono raccontare: il software di Narrative Science può infatti leggere milioni di tweet su un personaggio, analizzare automaticamente se si tratta di commenti di consenso o critica e generare un report sintetico e leggibile su cosa si dice Twitter di quel certo personaggio.

Antonino Neri

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