Navigare su Internet anche su una stazione spaziale, sulla Luna, o magari… su Marte! Sembra fantascienza, ma l’Esa in vista delle future missioni di esplorazione, sta lavorando su questo ambizioso progetto. Ed è su questo tema che, nei giorni scorsi, il Comitato consultivo per il sistema dati spaziali (Ccsds) si è riunito presso il centro di controllo delle missioni Esa a Darmstadt, in Germania.
All'incontro hanno partecipato 20 agenzie spaziali di tutto il mondo, tra cui l’Esa, la Nasa, l’Asi, il Centro nazionale degli studi spaziali francese (Cnes), la Roscosmos (Russia), la Dlr (Germania) e la Jaxa (Giappone). C’è infatti una crescente esigenza di scambiare dati ed informazioni attraverso lo spazio, e si sta lavorando quindi per migliorare e condividere gli standard tecnici nella trasmissione di dati e rendere sicure le comunicazioni degli astronauti. I rover in azione sulla Luna o su Marte, ad esempio, in futuro potranno contare su satelliti per la trasmissione di dati, e anche gli astronauti che voleranno a centinaia di milioni di chilometri dalla Terra avranno bisogno di essere connessi tra loro, ai centri di controllo e con le navi spaziali di prossima generazione.
“Svolgiamo ricerche sulle soluzioni più efficienti per applicare gli attuali standard tecnici utilizzati su cellulari e computer portatili ad una nuova generazione di hardware per la rete spaziale - ha spiegato il responsabile dello sviluppo software presso il Centro di controllo delle missioni dell'Esa (Esoc) a Darmstadt, Nestor Peccia - Stiamo studiando in che modo agenzie come Esa e Nasa possano collaborare in orbita e come veicoli spaziali di diverse organizzazioni possano scambiarsi dati in tempo reale fra loro e con le stazioni a Terra, ma anche standard tecnici affidabili per la navigazione delle astronavi e il controllo di volo”.
È dal 1982 che Esa, Nasa ed altre agenzie spaziali hanno iniziato a collaborare per sviluppare standard di comunicazione comuni nell'ambito del Ccsds. Un esempio dell’importanza di queste tecnologie lo si è avuto nel maggio 2008, quando i dati forniti dalla sonda Mars Express dell’Esa, in orbita attorno a Marte, sono stati fondamentali per l’atterraggio sul pianeta rosso della sonda Phoenix, della Nasa. La stessa collaborazione si ripeterà nel prossimo agosto, quando il Mars Science Laboratory (Msl) della Nasa si poserà proprio su Marte.
Antonino Neri