Scoperte due nuove antiche lamprede “vampiro”: sono le più grandi della loro specie mai trovate

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lamprede vampiro

Circa 160 milioni di anni fa, gli oceani del Giurassico erano popolati da terrificanti lamprede parassite, creature simili alle anguille con una bocca a ventosa, noti anche come “pesci vampiro”. Recentemente, in Cina, sono stati ritrovati resti fossili di due nuove specie di lamprede di dimensioni impressionanti, offrendo nuovi spunti sulla loro evoluzione e comportamento predatorio.

Le lamprede, pesci dall’aspetto primitivo, si agganciano ai loro ospiti per alimentarsi del loro sangue. Questi esseri hanno un complesso ciclo di vita: nascendo come larve cieche che filtrano il nutrimento nei letti fangosi dei corsi d’acqua dolce, per poi diventare adulte e trasformarsi in parassiti sanguisughe.

Attualmente, si contano circa 40 specie di lamprede, le cui origini fossili ci portano indietro nel tempo fino a un antenato senza mascelle esistito 450 milioni di anni fa, molto prima della comparsa degli alberi sulla Terra. Tuttavia, pochi fossili di lampreda sono stati rinvenuti fino ad ora, rendendo alcuni aspetti della loro storia evolutiva avvolti nel mistero, tra cui l’evoluzione dei loro distintivi denti. Questi nuovi ritrovamenti potrebbero aiutare a risolvere tali enigmi.

Le terrificanti lamprede “vampiro” del Giurassico

I fossili appena scoperti provengono dalla regione Yanliao Biota, un’importante riserva fossilifera situata nel nord-est della Cina, risalente al Giurassico medio-tardivo. Gli strati geologici indicano che queste creature vivevano circa 160 milioni di anni fa. Le due specie, di dimensioni straordinarie, sono state denominate Yanliaomyzon occisor, lunga poco più di 60 centimetri, e Yanliaomyzon ingensdentes, leggermente più piccola.

Entrambe misurano circa dieci volte la dimensione delle prime lamprede conosciute. Interessante notare che questi fossili mostrano dettagliate bocche a ventosa, evidenziando che queste lamprede erano già predatori efficienti nel Giurassico. Ulteriori analisi suggeriscono che le lamprede moderne potrebbero avere origine nell’emisfero meridionale durante il tardo Cretaceo, data la somiglianza con la lampreda a sacchetto dell’emisfero meridionale. Gli autori dello studio concludono sottolineando che la biologia alimentare delle lamprede ha giocato un ruolo cruciale nell’evoluzione delle loro dimensioni e nel loro comportamento predatorio durante il Giurassico.