Una recente ipotesi suggerisce che il misterioso oscuramento di Betelgeuse possa essere causato dalla presenza di una stella compagna di 1,17 masse solari.
Una delle stelle più studiate dagli astronomi
Betelgeuse, la brillante supergigante rossa nella costellazione di Orione, è da tempo oggetto di grande interesse per gli astronomi, sia professionisti che amatoriali. Il suo recente e inaspettato oscuramento ha catalizzato ulteriormente l’attenzione su questa stella, famosa per la sua variabilità. Con un raggio di circa 1.000 volte quello del Sole e situata a 642 anni luce di distanza, Betelgeuse emette una luminosità pari a circa 100.000 volte quella della nostra stella.
Il misterioso oscuramento del 2019 e le nuove ipotesi
Negli ultimi anni, Betelgeuse è stata al centro di numerosi studi a causa del suo improvviso oscuramento, iniziato alla fine del 2019 e tornato alla normalità nella prima metà del 2020. Questo fenomeno, noto come il “Grande oscuramento”, è stato inizialmente attribuito alla presenza di una nube di polvere. Tuttavia, un recente articolo pubblicato su arXiv propone una nuova spiegazione: la presenza di una stella compagna, denominata α Ori B, potrebbe essere responsabile della modulazione della polvere intorno a Betelgeuse, provocando le variazioni di luminosità osservate.
Le conseguenze della scoperta
Se la presenza di α Ori B venisse confermata, questa scoperta avrebbe implicazioni significative per la nostra comprensione dell’evoluzione di Betelgeuse. Attualmente, si prevede che la stella esploderà in una supernova nel prossimo futuro. Tuttavia, se l’oscuramento fosse effettivamente causato dalla stella compagna, ciò potrebbe indicare che Betelgeuse non è così vicina alla fine del suo ciclo vitale come si credeva, offrendo così più tempo agli astronomi per studiarla prima che diventi una supernova.