In un’affascinante scoperta scientifica realizzata attraverso le osservazioni effettuate con il radiointerferometro dell’Atacama, situato nel deserto cileno, è emersa una sorprendente correlazione tra i buchi neri supermassicci e l’evoluzione delle galassie. Questa ricerca ha portato alla luce l’esistenza di un potente vento galattico generato da un buco nero supermassiccio, segnando la prima volta che un fenomeno di questa portata viene osservato. Tale scoperta fornisce una nuova prospettiva sul profondo impatto che questi giganti cosmici esercitano sullo sviluppo galattico fin dalle origini dell’Universo.
Al centro di numerose galassie si cela un buco nero supermassiccio, la cui massa può superare di milioni di volte quella del Sole. Questa realtà, benché possa apparire intuitiva, nasconde una verità ben più complessa e affascinante. La proporzionalità tra la massa di un buco nero supermassiccio e quella della regione centrale della galassia ospitante suggerisce un’interdipendenza evolutiva, nonostante le loro dimensioni differiscano di ordini di grandezza. Tale relazione indica che la crescita di galassie e buchi neri potrebbe aver proceduto in parallelo, attraverso meccanismi di interazione fisica ancora da decifrare completamente.
Il vento galattico
La scoperta di Takuma Izumi, ricercatore presso l’Osservatorio Astronomico Nazionale del Giappone (NAOJ) e autore principale dello studio, pone una domanda cruciale: “Quando i venti galattici hanno iniziato a soffiare nell’Universo?”. Tale interrogativo è fondamentale in quanto collegato al grande quesito dell’astronomia moderna: in che modo si è sviluppata la coevoluzione tra galassie e buchi neri supermassicci?
Le nostre osservazioni supportano recenti simulazioni computerizzate ad alta precisione che hanno previsto che relazioni coevolutive esistevano già circa 13 miliardi di anni fa.
Il vento galattico emerge come elemento chiave per comprendere il legame tra buchi neri e galassie. Un buco nero supermassiccio assorbe materiale cosmico in grandi quantità, ma questo processo è accompagnato da una dinamica sorprendente: quando la materia accelera sotto l’effetto gravitazionale del buco nero, libera un’energia considerevole.
Quest’ultima è capace di spingere la materia circostante verso l’esterno, generando così il fenomeno del vento galattico. La scoperta di un evento di tale magnitudine offre una nuova luce sull’interazione tra i buchi neri supermassicci e l’evoluzione delle galassie, fornendo indizi fondamentali per la comprensione della nostra storia cosmica.