
È stato individuato il buco nero stellare più distante. Si trova nella galassia a spirale NGC 300, lontana sei milioni di anni-luce dalla Terra. Ha una massa pari a 15 volte quella del Sole. La rilevazione è stata effettuata grazie al Very Large Telescope dell’ESO (European Southern Observatory).

L'Iran ha dichiarato oggi di aver lanciato con successo in orbita un razzo vettore per satelliti, trasportante una capsula sperimentale, al cui interno sono alloggiati degli animali. Nell'intento della missione, c'è quello di trasmettere a terra i dati che gli animali, tartarughe, topi e vermi, trasmetterebbero.

Un veicolo spaziale in orbita terrestre ha recentemente catturato una eclisse solare dallo spazio, evento molto raro.

Aumenta la quantità di spazzatura, anche nello spazio. Sono infatti stimati attorno ai 19 mila gli oggetti che vagano nell'orbita terrestre. E di essi sono solo 380 i satelliti in funzione sui 900 ancora tutti interi.

Il 13 gennaio, l’asteroide 2010 AL30 è passato a soli 130.000 km dalla Terra. Date le sue dimensioni, 10 – 15 metri, non poteva costituire un problema. A preoccupare, invece, è stata la sua orbita. Perché sembra progettata per renderlo invisibile. Non è da escludere che altri asteroidi, magari più grandi, si stiano nascondendo utilizzando orbite simili.

Un piccolo meteorite, delle dimensioni di una pallina da tennis o giù di lì, si è schiantato su un ufficio medico di Lorton negli USA, stato della Virginia. Stando a diverse fonti tra cui il Washington Post, nessuno è rimasto ferito, ma qualche danno il piccolo metorite lo ha fatto; un buco nel tetto, fino ad incastrarsi nel suolo., e tanto spavento La velocità d'impatto è stata clacolata in 200 km/h. L'intruso interplanetario - c'è una crosta chiara la fusione (l'annerimento della superficie da fonti di calore), che è un regalo è un meteorite.

Si sta pensando ad una nuova missione, in collaborazione fra Nasa ed Esa, per tornare ad esplorare Titano oppure Encelado, un'altra luna di Saturno.
Ad affermarlo, al festival delle scienze di Roma, è la planetologa Carolyne Porco, capo della squadra che analizza le immagini di Saturno inviate a Terra dalla sonda Cassini. La scienziata, ha aggiunto che: “Le immagini tridimensionali degli anelli di Saturno ci stanno permettendo di conoscere queste formazioni con un dettaglio senza precedenti. In quei detriti di polveri e ghiaccio si nasconde la chiave per capire il meccanismo che ha portato alla formazione del Sistema Solare e di tutti gli altri sistemi planetari”.

Che esistesse vita su Marte, la scienza l’ha sempre sospettato. Ma la NASA ritiene che è possibile dimostrarlo entro il 2010. Lo sostiene David McKay, capo del reparto astrobiologico presso il Johnson Space Centre di Huston, sulla base di ipotesi su tre nuovi meteoriti che sembrerebbero contenere, secondo il team di ricerca, colonie di microrganismi dei quali sarà presto possibile comprendere la natura.