Non solo acqua ma anche molecole organiche sulla superficie di Cerere, veri e propri mattoni della vita. Non è più un'ipotesi ma è realtà grazie alla nuova scoperta realizzata da un team di scienziati dell'Istituto Nazionale di Astrofisica.
Basandosi sulle osservazioni effettuate dallo spettrometro italiano VIR a bordo della sonda Dawn della NASA, gli scienziati hanno individuato composti alifatici sul corpo più grande della fascia degli asteroidi, in un'ampia area nei pressi del cratere Ernutet.
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Il materiale organico si trova soprattutto vicino al cratere ma anche in piccole aree più distanti. Le osservazioni dello spettrometro VIR sono state condotte durante una serie di passaggi nei quali la sonda Dawn si è trovata ad altezze comprese tra 4300 e 385 chilometri dalla superficie.
“Mai prima d’ora avevamo avuto un’evidenza così marcata della presenza di molecole organiche alifatiche su un corpo celeste oltre la Terra da dati di missioni spaziali” ha detto Maria Cristina De Sanctis dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. “Per questo la scoperta è importante: il nostro gruppo, che vede coinvolti molti colleghi dell’INAF, ha scoperto in modo inequivocabile su una ampia area della superficie di Cerere, pari a circa 1000 chilometri quadrati, la presenza di materiale organico. Tali composti possono essere considerati i ‘mattoni’ che costituiscono molecole legate a processi biologici”.
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Secondo i ricercatori, due potrebbero essere le possibili cause della notevole concentrazione di materiale organico l’impatto di un corpo celeste sulla superficie di Cerere ricco di questi composti o la formazione di molecole organiche direttamente sul pianeta nano. Stando alle prime analisi, gli scienziati sarebbero più propensi a sostenere la seconda ipotesi.
“L’importanza di questa scoperta è data dal fatto che la superficie di Cerere è particolarmente ricca di fillosilicati, - sostanzialmente argille –, composti ammoniati e anche ghiaccio d’acqua in abbondanza. Non solo: in una zona del pianeta nano è stata riscontrata la più consistente distribuzione di carbonati al di fuori della Terra. Tutte caratteristiche che creano un ambiente favorevole a sostenere il possibile sviluppo di una chimica prebiotica su Cerere”.
In futuro Cerere ospiterà forme di vita?
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Francesca Mancuso