Tra tutti i pianeti del Sistema Solare, è indubbio, quello più noto è il nostro, la Terra. Abbiamo scritto di corpi celesti veramente lontani come Plutone, o di noti fin dall’antichità, come Giove, e anche di quelli dove si stanno concentrando gli sforzi della scienza di trovare la vita, come Marte. E per tutti abbiamo visto come lo spazio per sapere altro è ancora enorme.
Ma siamo sicuri di sapere proprio tutto del posto dove viviamo e sulla sua evoluzione? Diamo per scontate molte condizioni terrestri, come la sua rotazione, i suoi paesaggi, persino il suo clima, salvo allarmarci quando si parla dei suoi cambiamenti che potrebbero portare conseguenze anche disastrose. Ma non è solo questo l’aspetto che rende la nostra vita possibile sul terzo pianeta del Sistema Solare.
Ecco 10 condizioni terrestri che diamo per scontate ma che hanno effetti sulla nostra vita. E se fossero diverse? Di seguito le 10 corrispondenti conseguenze, scelte tra le meno ovvie.
1) E se la Terra fosse sferica?
Ce lo insegnano a scuola: la Terra non è una sfera perfetta. Il nostro pianeta è schiacciato ai poli tanto che il diametro terrestre dal Polo Nord al Polo Sud misura 12 mila 714 chilometri, mentre quello che passa dall’Equatore 12 mila 756, circa 42 in più, dovuti al suo moto di rotazione. Se fosse sferica probabilmente sarebbe una Terra priva di rotazione o con rotazione molto più lenta. Conseguenze? Giorni e notti molto più lunghi, qualche calendario da riscrivere e orologi da sistemare.
2) E se la Terra smettesse di girare su se stessa?
E se invece la Terra non ruotasse proprio? Al di là dell’ovvia conseguenza sull’alternanza del giorno e della notte (sei mesi ciascuno) potrebbe verificarsi anche un’inquietante problema con l’atmosfera. Se il nostro pianeta infatti smettesse di girare ma non l’aria intorno a noi, il vento potrebbe arrivare anche a duemila chilometri all’ora, facendo diventare la Terra una sorta di Nettuno.
3) E se la Terra fosse liscia?
Come sappiamo il nostro pianeta è tutt’altro che uniforme. Alture come l’Himalaya (Everest: 8 mila 848 metri) e profondità come la Fossa Delle Marianne (11 mila metri sotto il livello del mare) non causano però solo le diversità paesaggistiche che noi tutti ammiriamo, ma anche anomalie nel campo gravitazionale. La forza di gravità non è dunque uguale ovunque, e quindi il nostro peso non è sempre lo stesso anche le differenze sulla bilancia pesapersone non sono apprezzabili.
Photo credits: NASA-Johnson Space Center
4) E se le giornate fossero più lunghe?
Quando la Terra si formò, 4,6 miliardi di anni fa, un giorno terrestre durava circa sei ore ma “già” 620 milioni di anni fa le giornate si erano allungate a 21,9. Ma soprattutto, secondo gli esperti, il giorno terrestre medio di 24 ore si sta allungando davvero di circa 1,7 millisecondi ogni 100 anni, a causa dell’attrito delle maree causate dall’attrazione gravitazionale della Luna, che rallentano la rotazione terrestre. Ora in modo impercettibile ma nei prossimi millenni forse non più. Le giornate dei nostri discendenti sono destinate, dunque, a riorganizzarsi.
5) E se la Luna uscisse dall’orbita della Terra?
Quale astro ha ispirato i poeti e gli scrittori nei secoli più della Luna? Senza il nostro satellite non solo non si produrrebbero più opere letterarie a lui dedicate, ma non ci sarebbero più le maree, la Terra smetterebbe di rallentare il suo moto di rotazione e fosse il nostro pianeta attirerebbe altri corpi nel suo campo gravitazionale. Ma soprattutto non staremmo più al balcone nelle notti di Luna piena.
Photo credits: Elizabeth Zubritsky - NASA's Goddard Space Flight Center
6) E se la Terra non fosse inclinata?
Come tutti i pianeti del Sistema Solare anche il nostro ha un asse di rotazione inclinato rispetto al piano dell’ellittica, in questo caso con un angolo che varia ciclicamente tra circa 22,5° e 24,5° con un periodo di 41 mila anni. Non tutti sanno che non è solo il moto di rivoluzione a determinare le stagioni, ma anche tale inclinazione, che modifica l’angolo di incidenza dei raggi solari che raggiungono la superficie. E se non fosse inclinata? Non ci sarebbe davvero più la mezza stagione.
7) E se sulla Terra non ci fossero gli oceani?
Chiaramente noi moriremmo tutti, ma non è solo questa l’unica conseguenza di un prosciugamento degli oceani. Cambierebbe la geografia del nostro pianeta. Molti territori si vedrebbero e il concetto di “terra emersa” non avrebbe più senso. Forse si riformerebbe un unico grande continente, ma soprattutto si verificherebbero alterazioni del clima in modi difficili da prevedere. Anche se, chissà, forse l’uomo troverebbe il modo di sopravvivere riportando da altri pianeti l’acqua sulla Terra.
8) E se non esistesse la forza di gravità o fosse meno potente?
Peseremo di meno, ovviamente, ma in questa situazione si verificherebbero anche altre conseguenze meno scontate. All’inizio magari sarebbe divertente stare sospesi ma gli effetti a lungo termine potrebbero essere anche gravi (perdita di massa ossea e muscolare, problemi cardiaci), soprattutto perché è forse meno noto come una diversa forza di gravità possa cambiare la forma delle cellule e il modo in cui queste crescono.
Photo credits: NASA/Jet Propulsion Laboratory
9) E se la pressione atmosferica fosse diversa?
La pressione a cui siamo abituati è quella della nostra atmosfera. È talmente scontato quale sia la pressione che l’atmosfera è diventata anche un’unità di misura. Questa determina quella interna del nostro sangue, ovvero la differenza tra la pressione esercitata dal sangue sulle pareti dei vasi e la pressione atmosferica. Se quest’ultima fosse diversa cambierebbe la nostra capacità di far fluire il sangue, con gli effetti tipici di “pressione bassa” e “pressione alta”. A meno che una diversa pressione non vada di pari passo a diversi vasi sanguigni.
10) E se la Terra non avesse le placche?
Il nostro è l’unico pianeta del Sistema Solare ad avere le celebri placche tettoniche, secondo gli esperti in particolare sette grandi placche di “crosta” che si muovono in direzioni diverse, fino a 10 cm all'anno. E se non ci fossero? Sicuramente non ci sarebbero i terremoti, ma forse non ci sarebbero ora montagne e valli. Ma soprattutto il carbonio, essenziale per la nostra stessa esistenza, non potrebbe essere “alimentato” da tutti questi movimenti, impedendo alla vita di continuare.
Roberta De Carolis
Foto: Nasa
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