A Urano non piace proprio la posizione verticale: il pianeta, che è inclinato di 98 gradi rispetto al suo piano orbitale intorno al Sole, caratteristica unica nel Sistema Solare, è il settimo in ordine di distanza dal Sole, il terzo per diametro e il quarto per massa. Porta il nome del dio greco del cielo Urano, padre di Crono (Saturno), e nonno di Zeus (Giove).
La sua rotazione è retrograda come quella di Venere, ha satelliti, anelli e molte caratteristiche simili a quelle di altri pianeti del Sistema Solare. Eppure, causa la sua inclinazione così unica, la sua orbita particolarmente lenta e altre particolarità, ha attratto gli scienziati che hanno inviato sonde per indagare il pianeta, prima tra tutte Voyager 2, che ci ha regalato nel 1986 la prima immagine “da vicino” del corpo celeste.
Nonostante la sua lontananza, molte sono oggi le conoscenze scientifiche sul pianeta, ma anche le curiosità. Eccone 10 tra le meno note.
1) Una scoperta tardiva e casuale
Urano fu scoperto in modo del tutto inaspettato: i pianeti visibili ad occhio nudo (fino a Saturno) erano conosciuti da millenni e nessuno sospettava l’esistenza di altri pianeti, fino al 13 marzo 1781, quando William Herschel notò che una particolare stellina sembrava spostarsi. Solo più tardi si scoprì che era un pianeta. E da quel momento in poi caddero tutte le certezze sul reale numero di pianeti del nostro sistema solare.
2) Un nome sofferto
Herschel in origine gli diede il nome di Stella di Giorgio in onore del re di Gran Bretagna Giorgio III, cambiando poi il nome in Pianeta di Giorgio quando si scoprì che il corpo celeste era un pianeta. Il nome però non fu accettato fuori della Gran Bretagna. Dopo altri tentativi e proposte, tra le quali anche il nome dello stesso Herschel, alla fine fu accettato Urano, il dio del cielo.
3) Il pianeta che fece sospettare errori nella legge di Newton
L’orbita di Urano, scoperto nel 1781, risultava disturbata. Gli esperti ritennero anche che la legge di gravitazione universale di Newton non fosse del tutto esatta o che comunque ci fossero delle eccezioni ancora non note. In realtà la “colpa” era di Nettuno, non ancora scovato perché invisibile a occhio nudo.
4) Il pianeta che ruota come uno spiedino
La forte inclinazione dell’asse di Urano rispetto al piano orbitale implica che la sua rotazione non sia “verticale” come quella di tutti gli altri pianeti del Sistema Solare, ma di fatto “orizzontale”. Se accelerassimo artificialmente la sua rotazione in un video, si vedrebbe quindi il corpo celeste ruotare come uno spiedino sul fuoco.
5) Il pianeta dalle lunghe e straordinarie stagioni
Poiché Urano ruota orizzontalmente, durante l’estate e l’inverno uraniani uno dei due emisferi è completamente illuminato, mentre l’altro rimane al buio. Invece in primavera e in autunno entrambe le regioni polari del pianeta sono illuminate contemporaneamente dal Sole, e per qualche anno in tutti i luoghi ci saranno dei giorni che durano una decina di ore. Condizioni che si alternano nell’anno uraniano, che dura circa 84 anni terrestri, quindi ogni 20 anni circa.
6) Il pianeta delle collisioni
Ma perché un’inclinazione così diversa? Fino a qualche anno fa si riteneva che la causa fosse la collisione con un corpo della massa circa doppia della Terra all’epoca della formazione dei pianeti. Ma se così fosse i suoi satelliti avrebbero conservato l’inclinazione originaria, invece anche loro presentano l’”anomalia” di Urano. Nel 2011 un gruppo di astronomi dimostrò che, se l’urto non fosse stato unico ma ripetuto, almeno due volte, la probabilità di ottenere la situazione attuale sarebbe molto più alta.
7) Satelliti che appaiono diversi nel corso dell’anno
Anche i satelliti 27 attualmente noti, hanno la stessa inclinazione “anomala” di Urano. Questo implica che nell’inverno uraniano questi si presenteranno visibili di fronte descrivendo orbite perfettamente circolari intorno al pianeta, mentre nell’autunno e nella primavera uraniana si presenteranno di taglio.
8) Il “gemello” di Nettuno
Curiosità scientifica piuttosto singolare è la somiglianza di Urano con Nettuno, con il quale condivide anche la storia delle rispettive scoperte. Entrambi i pianeti sono blu (anche se Nettuno brilla di più) a causa del metano nell’atmosfera, entrambi hanno campi magnetici piuttosto irregolari, ed entrambi, per via della loro grande distanza da noi, necessitano di molti sforzi umani ed economici per essere esplorati. Tuttavia è con Venere che Urano condivide il moto di rotazione retrogrado.
9) Un sistema di anelli “doppio”
Urano ha due serie di anelli. Quello interno fu scoperto nel 1977 ed è costituito principalmente da anelli stretti e scuri (9 in totale). Voyager 2 ha trovato altri due anelli interni. Esiste poi un sistema esterno composto di due anelli più distanti, scoperto grazie alle immagini acquisite dal telescopio spaziale Hubble nel 2003. Nel 2006, Hubble e le osservazioni Keck hanno mostrato inoltre che gli anelli esterni sono colorati.
10) Le Lune ispirate ai personaggi della letteratura
Urano ha 27 lune conosciute, i cui nomi sono stati assegnati in onore dei personaggi di William Shakespeare o Alexander Pope, come Cordelia, Ofelia, Bianca, Cressida, Desdemona, Giulietta, Porzia, Rosalinda, Cupido, Belinda, Perdita, Puck, Mab, Miranda, Ariel, Umbriel, Titania, Oberon. Il dio del cielo circondato dalle opere umane, per vederla in modo “romantico”.
Roberta De Carolis
Foto: Nasa
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