Nettuno: le 10 affascinanti curiosità sul ‘Pianeta dei venti’­­­­­­­

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Nettuno: l’ottavo pianeta del Sistema Solare, il quarto per diametro e il terzo per massa. Gelato e continuamente colpito da venti supersonici, il pianeta è l’ultimo dei giganti gassosi fatti di idrogeno ed elio. Lontano dal Sole più di 30 volte la distanza della Terra dalla nostra stella, il corpo celeste impiega quasi 165 anni terrestri per compiere un moto di rivoluzione completo. Nel 2011, quindi, Nettuno ha completato la sua prima orbita a partire dalla sua scoperta, avvenuta nel 1846.

Vista la sua enorme distanza dalla Terra, il pianeta è normalmente invisibile a occhio nudo. A ottobre 2013 però, passando a “soli” 4,5 miliardi di chilometri dalla nostra stella, fu possibile vederlo con un semplice binocolo, a patto di essere in grado di orientarsi nel cielo notturno, rivolgendo le lenti verso la costellazione dell’Acquario. Con un telescopio, invece, il pianeta apparve nella sua caratteristica bellezza e con il suo tipico colore e brillantezza blu.

Dopo la “riabilitazione” di Plutone come pianeta, è tornato ad essere il penultimo del nostro Sistema Solare, ma non per importanza né per l’interesse che da sempre suscita negli esperti. Fotografato dalle sonde Voyager 1 e 2, ci ha rivelato parecchio di sé. Ecco 10 curiosità scelte tra le meno note.

1) Un nome “sbagliato”

Nettuno è il dio dei mari, ma il pianeta che porta il suo nome è in realtà il Signore dei Venti. Il corpo celeste possiede infatti i venti più forti di ogni altro pianeta nel Sistema Solare. Sono state misurate raffiche a velocità superiori ai 2 mila 100 km/h, quasi il doppio della velocità del suono (mille e 191,60 Km/h), tre volte più forti di quelli di Giove e nove volte quelli terrestri. Un nome mitologico più adeguato forse sarebbe stato ‘Eolo’.

2) Il pianeta dalla ‘Grande Macchia Scura’

Non solo venti. Nettuno è caratterizzato anche da terribili tempeste. Nel 1989 fu scoperta dalla sonda Voyager 2 la Grande Macchia Scura, un sistema di tempeste anticiclonico delle dimensioni di 13000 × 6600 km, che ricordava la Grande Macchia Rossa di Giove. Ma il 2 novembre 1994 il Telescopio Spaziale Hubble non riuscì ad osservarla di nuovo. Al suo posto apparve invece una nuova tempesta simile nell’emisfero nord.

3) Il pianeta blu

Nettuno è noto come ‘pianeta blu’, ma perché questa singolare colorazione? L’atmosfera del pianeta forma circa il 5-10 per cento della massa totale, estendendosi dal 10 al 20 per cento del suo raggio, dove raggiunge pressioni di circa 10 gigapascal (circa 100 milioni di volte la nostra pressione atmosferica). Ma nelle regione più profonde sono stati rilevati ammoniaca, acqua e metano, che interagendo con la luce del Sole, gli conferiscono il caratteristico colore. L’intensità del blu fa comunque sospettare che ci sia anche un’altra componente, attualmente sconosciuta.

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Photo credits: NASA/JPL

4) Il pianeta “disturbatore”

Nettuno non fu scoperto, ma cercato. La sua enorme distanza lo rende invisibile ad occhio nudo, e in realtà nemmeno i telescopi più antichi avevano inizialmente inquadrato questo freddissimo pianeta gassoso. Ma qualcosa “disturbava” l’orbita di Urano, scoperto da William Herschel nel 1781. Dopo aver ipotizzato degli errori nella legge di gravitazione universale, il 23 settembre 1846 Johann Gottfried Galle scoprì il pianeta ipotizzato l’anno prima da Urbain Le Verrier. E Newton fu salvo.

5) Il pianeta multipolare

Mentre sulla Terra (come su altri pianeti) esistono un polo nord e un polo sud magnetici, il gigante gassoso ha invece molteplici poli, in questo simile solo a Urano. Un recente studio pubblicato su Nature Communication mostra la possibilità che sul pianeta esista un nuovo stato della materia, il ghiaccio superionico, possibile causa di questa singolarità.

6) Un campo magnetico rovesciato

Nettuno non è solo multipolare. Il campo magnetico complessivo, infatti, circa 27 volte più potente di quello della Terra, è rovesciato di circa 47 gradi rispetto all’asse di rotazione del pianeta. Per questo la magnetosfera del gigante pianeta subisce fortissime variazioni durante ogni rotazione.

7) Il pianeta dagli anelli disomogenei

Nettuno ha sei anelli conosciuti, deboli rispetto al Signore degli Anelli Saturno, ma particolari. Osservazioni della Voyager 2, l’unica sonda che ha sorvolato da vicino il remoto pianeta, hanno confermato infatti che questi anelli insoliti non sono uniformi, ma hanno quattro grosse regioni più “dense” chiamate archi. Si ritiene che tali formazioni siano relativamente giovani e di breve vita.

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Photo credits: NASA/JPL

8) Lune in continua scoperta

Nettuno ha 13 satelliti attualmente noti, ma, essendo un pianeta più “sconosciuto” di altri del nostro Sistema Solare, non si può affermare con certezza che siano veramente tutte. Sei di queste sono state scoperte dal Voyager 2, e l’ultima è arrivata nel 2013, battezzata con il codice S/2004 N1, che, con un diametro di circa 15 km, si classifica come il più piccolo satellite naturale del sistema nettuniano.

9) Tritone, la luna retrograda

Tritone, la più grande luna di Nettuno, orbita in direzione opposta rispetto alle sue compagne, suggerendo che potrebbe essere stata catturata da Nettuno in un lontano passato. Gelida (-235° C in superficie), emette geyser di materia ghiacciata fino a più di 8 km. Cosa ancora più curiosa, la sua atmosfera si sta surriscaldando, ma gli scienziati ancora non sanno perché. Nel 2012, inoltre, si ipotizzò che il satellite potesse contenere un oceano sotterraneo.

10) Piogge di diamanti

Su Nettuno (e su Urano) non c’è acqua (almeno non in quantità significativa) ma piove. E data l’altissima concentrazione di carbonio è probabile che le gocce abbiano la stessa composizione dei diamanti.

Roberta De Carolis

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