Nel Polo Sud scoperti neutrini alieni

Neutrini altamente energetici nati al di fuori del Sistema Solare, dunque nello spazio cosmico: a rivelarli per la prima volta è stata la IceCube Collaboration, nelle profondità ghiacciate del Polo Sud.

Si tratta di una scoperta senza precedenti, finita sulle pagine della prestigiosa rivista scientifica Science e che apre la porta a nuovi scenari cosmici ancora inesplorati.

In sostanza, IceCube è una sorta di grande “macchina fotografica” sotterranea formata da 86 cavi d’acciaio dotati di oltre 5000 sensori, a cui ricorre un team internazionale composto da ben 276 persone per rivelare neutrini ad alta energia.

Questi sono particelle senza carica e di massa piccolissima e si trovano ovunque, ma fino a pochi giorni fa sempre provenienti dal Sistema Solare, in particolare – secondo alcuni scienziati – da buchi neri o residui del Big Bang.

I neutrini esaminati da IceCube sono invece alieni, ovvero prodotti da sorgenti cosmiche ancora sconosciute: “A livelli energetici significativamente più alti”, ha precisato Darren Grant, che ha guidato la IceCube Collaboration in Canada,. In particolare, durante lo studio i ricercatori hanno rinvenuto neutrini con energia pari a un milione di miliardi di elettronvolt (un petaelettronvolt, dove l’elettronvolt è l’unità di misura dell’energia utilizzata per le particelle).

L’ipotesi che essi non siano riconducibili alla nostra atmosfera presenta inoltre una probabilità statistica significativa, almeno secondo Grant: "Si tratta di un grande risultato che segna l’inizio dell’astronomia neutronica”.

Capablanca

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