Venere, Giove e Mercurio allineati: ecco come osservarli al tramonto

congiunzione veneregiovemercurio

Il tramonto di per sé è uno dei momenti più romantici per eccellenza. Se poi si aggiunge ai colori suggestivi ed infuocati del cielo, la congiunzione di tre pianeti, lo spettacolo è assicurato. L'appuntamento? Per essere precisi il 26 maggio, sebbene dal 23 al 28 (meteo permettendo), si potrà assistere alla dissolvenza dei colori diurni che sfumano in quelli della sera. Assistere al tramonto, dunque, sarà il modo per catturare nel cielo la congiunzione fra ben tre pianeti: Venere, Giove e Mercurio.

Venere è il pianeta quasi gemello al nostro per dimensioni. Risplende così intensamente perché tutta la sua superficie è coperta da uno spesso strato di nubi. Inoltre, la luce del Sole che colpisce l'atmosfera “lattea” rimbalza quasi intatta e si riflette nei nostri sguardi. La superficie venusiana è in realtà più calda di quella di Mercurio, anche se è quasi due volte più distante dal Sole. L'acqua che un tempo si pensa sia stata presente sul pianeta è con tutta probabilità evaporata. Dal momento che Venere è più vicino al Sole della Terra, è denominato "stella del mattino", sebbene per gli antichi fosse la "stella della sera" e, per questo, ipotizzavano fossero due stelle distinte.

Venere Giove Mercurio

Appena sopra Venere, si potrà individuare Giove, il secondo pianeta per luminosità. Il suo “segreto” è anche la sua peculiarità. L'intero globo, 11 volte il diametro della Terra, non è altro che gas. Questa enorme sfera di nuvole colorate è letteralmente pervasa di venti e tempeste secolari. La grande macchia rossa che spesso decifriamo nelle immagini del gigante gassoso altro non è che una di queste tempeste eterne. E soffia continuamente anche nel momento stesso in cui la osserviamo.

Ed infine Mercurio. Appena sopra la romantica “coppia planetaria”, è possibile intravvedere anche Mercurio, il più piccolo tra i pianeti e il più vicino al Sole. Ecco perché, raramente, riusciamo a vederlo. Mercurio è una piccola sfera e, spesso, si perde nel bagliore del tramonto del cielo occidentale o nella luce dell'alba ad Oriente.

Domenica prossima, quindi, macchine fotografiche alla mano poiché si verificherà quest'affascinante tripla congiunzione di pianeti. Uno spettacolo magico da non perdere perché non ne avremo un altro così fino ad ottobre 2015.

Se siete però impazienti e non volete attendere il 26 maggio, già queste sere, almeno 30 o 60 minuti dopo il tramonto, sarà possibile osservare queste tre delizie luminose, sebbene non così vicine come lo saranno nella serata di domenica. Ad occhio o con il binocolo, lo spettacolo della danza planetaria ci allieterà fino ai primi giorni del mese di giugno.

Ma lo spettacolo non finisce qui. La sera del 28 maggio, infatti, Giove e Venere appariranno molto vicini alla Terra, appena sopra l'orizzonte e subito dopo il tramonto del Sole.

Federica Vitale

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