
Quando fu scoperto, nel 2009, fu ribattezzato Water World, il pianeta d'acqua. Ma oggi il telescopio spaziale Hubble ha svelato che attorno all'esopianeta GJ 1214b non vi è la classica nube formata da idrogeno ed elio, ma uno spesso strato di vapore acqueo.
È sempre più insistente l'ipotesi secondo la quale possano esistere sistemi planetari simili al nostro. Secondo alcune stime potrebbero essere almeno 10 miliardi i pianeti extrasolari o esopianeti nella nostra galassia. Ma ci siamo mai chiesti come potrebbe apparire il tramonto osservato da uno di questi mondi alieni?

Non siamo soli nell'universo. O almeno nella Via Lattea che, come hanno confermato recenti studi e osservazioni è ricca di pianeti simili alla Terra. Secondo una ricerca pubblicata ieri su Nature, gran parte delle stelle che copopolano la nostra galassia sarebbero accompagnate da almeno unn pianeta, simile alla Terra per dimensione e caratteristiche. Ma tanti sono anche i pianeti con due soli.

L’Earth Similiarity Index, misura il livello di somiglianza tra un pianeta extrasolare e la Terra, mentre il Planetary Habitability Index prende in considerazione diversi parametri chimici e fisici compatibili con la vita.

Una scoperta senza precedenti quella annunciata da Michel Mayor dell'Università di Ginevra nel corso della conferenza Extreme Solar Systems in corso negli Usa: 50 nuovi esopianeti, ossia pianeti situati al di fuori del nostro sistema solare, sono stati scoperti dallo spettrografo HARPS, di cui è dotato il telescopio dell'Osservatorio ESO di La Silla, in Cile.

Scoperto ancora un pianeta potenzialmente abitabile, simile alla Terra. A notarlo è stato un gruppo di studiosi tedeschi, guidati da Lisa Kaltenegger del Max-Planck Institut fur Astronomie di Heidelberg. La notizia, data da Dan Vergano su Usa Today, si riallaccia alle altre riguardanti ad esempio Gliese 581d, altro pianeta dalle caratteristiche affini a quelle della Terra, dunque in grado almeno teoricamente di ospitare la vita.

Le aurore sono indubbiamente dei fenomeni naturali molto spettacolari, e forse ancor di più quelle che avvengono sugli altri pianeti. Alcuni ricercatori dell’Harvard Smithsonian Centre for Astrophysics hanno effettuato una simulazione fondata su un modello che cerca di prevedere le possibili conseguenze su un pianeta gigante gassoso che orbita molto vicino alla sua stella, come molti dei pianeti extrasolari finora individuati.

Trovare un pianeta simile al nostro, che possa avere le condizioni adatte alla vita è una possibilità sempre più reale. Lo è ancora di più grazie alla scoperta del pianeta Gliese 581d, la cui temperatura, secondo gli esperti, sarebbe adatta a manterene l'acqua allo stato liquido.