
La Nasa ha mappato la struttura di una "nuvola" di un mondo alieno. È la prima volta che l'agenzia spaziale raggiunge un simile obiettivo e lo ha fatto grazie ai suoi telescopi spaziali Keplero e Spitzer. E, ovviamente, questo traguardo rappresenta un primo passo verso la ricerca di pianeti con atmosfere compatibili con la sopravvivenza umana.

Gli astronomi sono sempre più convinti, e concordi, che il numero dei pianeti alieni da scoprire o finora scoperti si avvicini a 1.000. E questo solo 20 anni dopo l'aver individuato il primo pianeta al di là del nostro sistema solare.

Scoprire nuovi pianeti non è una prerogativa esclusiva degli scienziati. Chiunque può mettersi a caccia di nuovi corpi celesti, grazie al nuovo software, realizzato con il contributo della Nasa: è Open Source Differential Photometry Code for Amateur Astronomy Research (OSCAAR).

Fotografato un pianeta gigante, simile a Giove, intorno alla luminosa stella GJ 504. Fin qui nulla di nuovo, ma in realtà l'esopianeta GJ 504b ha circa quattro volte la massa di Giove ma più o meno le stesse dimensioni, e ciò lo rende il pianeta con la massa più bassa mai fotografato intorno ad una stella simile al sole.

Le eclissi non avvengono solo sulla Terra per via dell'allineamento col Sole e la Luna. Anche gli esopianeti, ossia i pianeti al di fuori del nostro sistema solare assistono a questi fenomeni. E per la prima volta il telescopio Chandra della Nasa ha osservato un pianeta extrasolare che passava davanti alla sua stella madre.

Sembra simile alla Terra ma vivere lì è tutt'altro che confortevole. È il pianeta blu osservato dal telescopio spaziale Hubble. Il suo vero nome in realtà è HD 189773b ed è il primo esopianeta di cui è stato possibile osservare il colore.

Scoperti nuovi pianeti potenzialmente adatti ad ospitare la vita. Ancora una volta è il telescopio dell'Eso, in Cile ad aver avvistato tre nuove Super-Terre all'interno del sistema Gliese 667C. Combinando i dati con quelli già forniti dallo strumento Harps, è stato possibile scoprire che i tre pianeti si trovano ad una distanza dalla loro stella tale da consentire l'acqua allo stato liquido.

Si è tenuto il 7 maggio il Comparative Climatology Symposium, presso la sede generale della Nasa. All'ordine del giorno, una discussione sui metodi di ricerca di nuova generazione di strumentazioni che possano sottolineare le somiglianze, come anche le differenze, tra i diversi aspetti climatici che caratterizzano non solo la Terra, ma anche altri pianeti come Marte, Venere e Saturno. Senza escludere gli esopianeti di recente scoperta.