Scoperti altri tre pianeti non molto distanti dalla Terra e potenzialmente in grado di ospitare la vita. Ad individuarli è stato il telescopio cileno Trappist di La Silla dell'Eso. I tre corpi celesti orbitano attorno a una stella nana ultrafredda, nella costellazione dell'Acquario.
Quest'ultima è molto debole, più fredda del Sole e di dimensioni simili a quelle di di Giove. Si tratta di una tipologia di astri molto comune, che rappresenta circa il 15% delle stelle nei dintorni del sistema solare.
Il suo nome è piuttosto difficile da ricordare: 2MASS J23062928-0502285, ma è nota anche come TRAPPIST-1. Si trova a soli 40 anni luce dalla Terra, motivo per cui gli astronomi sono riusciti ad ottenere misure molto precise, nonostante la flebile luce emessa.
Secondo le osservazioni, attorno a Trappist-1 vi sarebbero tre pianeti con dimensioni e temperature simili a quelle di Venere e della Terra.
Gli astronomi, guidati da Michaël Gillon dell'Università di Liegi, in Belgio, hanno scoperto che la luce di questa stella si interrompeva parzialmente a intervalli regolari, indicando che diversi oggetti passavano tra la stella e la Terra. L'analisi dettagliata ha mostrato dunque la presenza dei tre pianeti.
Si tratta dei primi tre corpi scoperti attorno a una stella nana ultrafredda e rappresentano i migliori obiettivi per i telescopi futuri per cercare segni di vita altrove nell'Universo.
Le osservazioni di follow-up effettuate in seguito con telescopi più grandi hanno dimostrato che i pianeti in orbita attorno a Trappist-1 hanno dimensioni molto simili a quella della Terra. Due dei pianeti hanno periodi orbitali di circa 1,5 giorni e 2,4 giorni e il terzo pianeta ha un periodo orbitale meno ben determinato, nell'intervallo che va tra 4,5 e 73 giorni.
"Con tali brevi periodi orbitali, i pianeti sono tra 20 e 100 volte più vicini alla loro stella di quanto non sia la Terra dal Sole. La struttura di questo sistema planetario è molto più simile al sistema delle lune di Giove rispetto a quello del solare sistema”, spiega Gillon.
Inoltre, due di questi pianeti transiteranno davanti alla loro stella domani 4 maggio, un evento che accade solo una volta ogni due anni, dal punto di vista della Terra. Gli astronomi sperano di effettuare le misure delle atmosfere di entrambi i pianeti e cercare le prove di vapore acqueo.
In questi giorni, dunque, tanti saranno gli occhi elettronici puntati su questi pianeti. Il telescopio spaziale Hubble e la K2 della NASA, la seconda missione della sonda Keplero, osserveranno Trappist-1 e i suoi pianeti entro la fine dell'anno.
E chissà che non possano rivelare la presenza di condizioni adatte alla vita.
Francesca Mancuso
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