Qual è la chiave della vita sulla Terra? L'acqua. E come ha fatto a raggiungerci? Attraverso le comete. Per questo è importante conoscere a fondo questi preziosi oggetti che vagano nello spazio. A provare ad atterrare su uno di essi, tra una manciata di giorni, sarà la sonda Rosetta dell'Agenzia spaziale europea. Per celebrare la sua missione, è stato realizzato un corto: Ambition.
Al centro di questo film c'è Rosetta, una missione iniziata come un sogno, come un obiettivo difficile da raggiungere, ai limiti tra scienza e fantascienza. ma che, dopo decenni di progettazione, costruzione e volo attraverso il sistema solare, è arrivata al suo target: la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko.
Il film di Tomek Bagiński chiarisce che l'essenza degli essere umani sta anche in questo, nel tentare imprese difficili, nel raggiungere per obiettivi apparentemente impossibili, per imparare, adattarsi ed evolversi.
“Per molto tempo, le origini dell'acqua e la vita sul nostro pianeta sono rimaste un mistero assoluto. Così abbiamo iniziato a cercare le risposte al di là della Terra,” spiega il film. “Con il tempo ci siamo rivolti alle comete. Un trilione di sfere celesti di polvere, ghiaccio, molecole complesse, presenti alla nascita del nostro Sistema Solare. Una volta erano considerate come messaggeri di sventura e distruzione, eppure sono così affascinanti. E se noi dovessimo 'catturarne' una?”
Il cortometraggio, di circa 7 minuti, è stato girato in Islanda, in una location che ricorda Game of Thrones e i tipici paesaggi lunari.
Ormai manca davvero poco. Il 12 novembre Rosetta atterrerà sulla cometa. “Come scrittore di fantascienza, è difficile pensare ad un tema più forte dell'origine e del destino ultimo della vita nell'Universo”, ha detto Alastair Reynolds, scrittore e astrofisico dell'Esa. L'arrivo di Rosetta su 67P/Churyumov-Gerasimenko, sarà letteralmente roba da fantascienza. “Siamo alla vigilia di un nuovo capitolo nella nostra comprensione del nostro posto nell'Universo”.
Oggi la sonda si trova a meno di 10 km dalla cometa, ed entrambe stanno correndo nello spazio a oltre a 60mila km/h. “Il mese prossimo cercheremo di atterrare sulla cometa, e con la nostra navicella spaziale in orbita, continueremo a seguirla per un altro anno circa, a guardare come si evolve nel corso del tempo” ha detto Matt Taylor, scienziato del progetto Rosetta. “Tutto questo è nuovo e unico e non è mai stato fatto prima. Può sembrare fantascienza, ma è realtà”.
Francesca Mancuso
Foto: Esa
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