Cielo di maggio: l’eccezionale visita dell’asteroide 66391. Tutti gli eventi da non perdere

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Maggio mese delle rose e quest’anno degli asteroidi. Infatti il 66391 ci farà visita il 25 passando così “vicino” a noi da essere visibile con strumenti molto modesti. In Italia potremo osservarlo il 27 maggio al tramonto, basso sull’orizzonte nella costellazione dell’Hydra e del Sestante. Imperdibile.

Ma sarà anche un mese di stelle cadenti. La notte del 5 maggio le meteore Eta Aquaridi saranno al massimo in completa assenza della Luna, un evento che non si verifica dal 2011: con un cielo sereno e lontano da fonti luminose artificiali solo stelle e stelle cadenti. Prepariamo i desideri, potremmo esprimerne tanti.

E poi congiunzioni e uno degli ultimi mesi per osservare gli Iridium Flares, satelliti artificiali usati per telecomunicazioni, che in cielo appaiono come punti luminosi flash, e che tra poco verranno dismessi.

Ecco tutto quello che non possiamo mancare.

Asteroide 66391

Passerà “vicino” alla Terra, tanto da poter essere osservato anche con strumenti molto modesti: come spiega l’Uai, l’asteroide 66391 è stato scoperto il 20 maggio 1999 dal telescopio professionale Linear (USA) e all’epoca fu classificato PHA (potenzialmente pericoloso), con un diametro stimato 1,3 km e un satellite che ruota intorno al corpo primario in 17,4 h, a sua volta con un diametro di circa 0,5 km.

Il prossimo 25 maggio il corpo celeste si troverà a circa 0,03 unità astronomiche dalla Terra (circa 4.488.000 km), raggiungendo una visibilità tale da poter essere osservato anche con strumenti modesti. Nel nostro Paese dovremo puntare occhi e telescopio il 27 del mese, poco dopo il tramonto, sull’orizzonte nella costellazione dell’Hydra e del Sestante.

cielo maggio asteroide

Foto: UAI

Pianeti

Pochi i pianeti visibili tutta la notte, ma “buoni”, e con grandi ritorni. Riappare in cielo infatti Giove, almeno negli ultimi giorni del mese, che per diverso tempo è stato assente dai nostri cieli. Sorgerà già intorno alle ore 22, sull’orizzonte a Sud-Est, con culmine a Sud nel corso della seconda parte della notte e osservazione possibile fino all’alba.

Cresce anche Saturno, che aumenta il proprio intervallo di osservabilità e che a breve si aggiungerà ai pianeti osservabili in orario serale, sorgendo circa due ore dopo Giove. Così come Plutone, che anticipa sempre più la comparsa sulla volta celeste, fino a sorgere poco prima della mezzanotte, poco dopo il Signore degli Anelli. Non male neppure Nettuno, a Est-Sud-Est nel corso delle ultime ore della notte, nella costellazione dell’Aquario. Per gli ultimi due è però indispensabile l'utilizzo di un adeguato telescopio.

Più difficile l’osservazione di Mercurio, che sarà sempre più basso all’orizzonte, e che sarà in congiunzione con il Sole il 21 maggio, diventando inosservabile. Allo stesso modo non sarà facile vedere Venere, che sorge un’ora prima del Sole, basso sull’orizzonte orientale, in un cielo già illuminato dalle luci dell’alba. E non meno semplice sarà individuare Marte, teoricamente visibile solo all’inizio della notte, quando è già basso sull’orizzonte occidentale.

Inosservabile invec (o quasi) Urano.

Congiunzioni

Protagonista assoluta la Luna, che a maggio darà spettacolo. La sera del 7 “bacerà” Marte, dopo il tramonto del Sole, nella parte superiore della costellazione del Toro, vicino al limite con i Gemelli (nella mappa il cielo del 7 maggio alle 21.30 circa).

luna marte 7mag19 h 21.30

Si continua poi con due notti di congiunzioni: il 20 del mese, infatti, potremo ammirare il sorgere, sull’orizzonte a Sud-Est, della Luna preceduta da Giove. I due astri si incontrano nella costellazione dell’Ofiuco (nella mappa il cielo del 20 maggio alle 23.00 circa).

luna giove 20mag19 h 23.00

E la notte successiva, il nostro satellite saluterà anche Saturno, poco dopo la mezzanotte, sull’orizzonte orientale nella costellazione del Sagittario (nella mappa il cielo del 22 maggio all’1.00 circa).

luna saturno 22mag h 1.00 1

Meteore

Imperdibile lo sciame delle Eta Aquaridi: la notte tra il 5 e il 6 maggio la Luna sarà completamente assente, proprio in coincidenza con il picco di queste splendide meteore che sembrano originarsi nella costellazione dell’Acquario e che sono legate ad antichi residui della cometa Halley.

Lo sciame che ci attende è uno dei più cospicui dell’anno. Tuttavia è meno noto delle Perseidi e delle Geminidi perchè più intenso alle latitudini australi, dove mostra frequenze simili a quelli delle celebri notti di agosto. Comunque, in completa assenza della Luna (un evento che non si verifica dal 2011), la probabilità di uno spettacolo imperdibile è alta anche qui da noi.

Forse saranno più fortunati gli abitanti del Sud Italia però, che potranno godere di un tempo di osservazione maggiore. Ma è anche possibile poi, tempo permettendo, un secondo picco la notte successiva, quella tra il 6 e il 7 (nella mappa il cielo del 6 maggio alle 4 circa).

eta aquaridi 6mag19 h 4.00

Favorevoli all’osservazione quest’anno saranno anche le eta Liridi (max 9/10 maggio), generate dalla cometa 1983 H1 IRAS-Araki-Alcock, che in questi ultimi anni si sono mostrate abbastanza attive e che potrebbero anche produrre un exploit di meteore.

La corrente minore delle eta Ofiuchidi (max 12/13 maggio) sarà invece probabilmente disturbata dalla Luna e si potrà osservarla solo nella seconda parte della notte.

Buona visione!

Roberta De Carolis

Cover: Saint Louis Science Center

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