Il 2019 sta per iniziare e con lui tutti gli spettacoli celesti che quest’anno, veramente, non mancheranno e non ci faranno rimpiangere il passato. Un anno di eclissi di sole e luna, Superluna, Luna Blu e stelle cadenti meravigliose che non possiamo perdere.
Sicuramente l’evento che difficilmente dimenticheremo sarà proprio all’inizio dell’anno, il 21 gennaio, quando ammireremo in cielo l’eclissi totale di Superluna, visibile a occhio nudo da tutta Italia, e un’altra parziale il 16 luglio dello stesso mese, nonché una suggestiva eclissi di Mercurio l’11 novembre.
Mentre per i fortunati che potranno farsi viaggi intercontinentali sarà anche l’anno di un’emozionante eclissi totale di sole, il 2 luglio nonché di una anulare il 26 dicembre (garantite, comunque, le dirette streaming).
Tornerà inoltre la Luna Blu il 18 maggio E poi congiunzioni e meteore, tra le quali le indimenticabili (e immancabili) Perseidi di agosto e Geminidi di dicembre.
Ecco il calendario astronomico di questo 2019 che sta per iniziare.
Eclissi
Il 2019 potrebbe essere ricordato come l’anno delle eclissi. Gli eventi, tra i più emozionanti del cielo, iniziano subito, il 21 gennaio, prima dell’alba, quando la Luna sarà piena, Super e Rossa. Alle ore 06:17, infatti, essa sarà piena, ma circa 15 ore dopo si troverà anche al perigeo, ovvero alla minima distanza dalla Terra, in particolare a 357.344 km da noi (contro una distanza media di circa 384.400 km). Per questo sarà Superluna, ovvero ci apparirà più “grande” anche se, in realtà solo più vicina.
Ma proprio in quelle ore Sole, Terra e la Luna stessa si trovano allineati in quest’ordine, con la nostra stella che illumina la Terra, la quale, a sua volta, “oscura” la Luna con la sua ombra (eclissi di Luna).

Ma in realtà non la oscura del tutto, anzi. Quando questo avviene il disco del nostro satellite appare invece leggermente tinto di rosso (a volte di colore bronzeo) e questo è dovuto allo scattering di Rayleight, lo stesso fenomeno che ci fa apparire il cielo azzurro di giorno e rosso di sera, perché la Luna, non più illuminato direttamente dal Sole, riceve solo i raggi della nostra stella che non vengono assorbiti dal nostro pianeta, ovvero quelli rossi.
L’evento inizierà alle 3.36 del 21 gennaio e raggiungerà la totalità alle 6.12 terminando alle 6.43. La completa uscita dall’ombra è prevista per le 7.50, quindi la fine non sarà visibile da qui (a Roma il nostro satellite tramonterà alle 7.42).
Tutto l’evento nel suo splendore massimo, però, tempo permettendo, sarà osservabile a occhio nudo da tutta Italia. Imperdibile (nella mappa il cielo al momento dell'inizio del fenomeno, il 21 gennaio alle 3.35 circa). Una guida all’osservazione completa è disponibile a questo link.

Ma le eclissi non finiranno qui, anche se non tutte visibili da qui. La luna sarà infatti di nuovo protagonista il 16 luglio, anche se l’eclissi che stavolta la coinvolgerà non sarà totale. L’oscuramento, comunque, sarà vicino al 90-95%, quindi da non perdere comunque. Lo spettacolo inizierà alle ore 20:42 e terminerà alle ore 02:20 ora italiana.
Particolarmente significativa anche perché piuttosto rara, sarà l’eclissi di Mercurio prevista l’11 novembre. Il fenomeno, forse meno spettacolare delle eclissi di Sole e Luna, è comunque molto raro e particolarmente suggestivo, perché il disco di Mercurio, piccolissimo rispetto alla nostra stella, transita lasciando come un “punto nero che si muove sul Sole”. L’abbiamo visto il 9 maggio del 2016, e lo rivedremo di nuovo solo nel 2032, quindi non perdiamolo. Sarà visibile anche a occhio nudo (ma protetto in modo adeguato), anche se per apprezzarlo bene viste le dimensioni del “punto nero” meglio usare un telescopio.

E chi potrà farsi dei viaggi intercontinentali le eclissi non finiscono qui. Il 2 luglio, infatti, la zona settentrionale del Cile e parte dell’Argentina vivranno un’eclisse totale di Sole, forse lo spettacolo che più resta nella mente (e nel cuore) di chi ha la fortuna di ammirarlo.
Il 26 dicembre, inoltre, nell’Asia meridionale il Sole sarà solo una corona di fuoco per qualche minuto: un’eclisse anulare, altrettanto indimenticabile, emozionerà tutti coloro che alzeranno gli occhi al cielo in quelle ore.
Per entrambi gli eventi, comunque, sarà sicuramente trasmessa una diretta streaming anche qui.
Luna Blu
Anche quest’anno, torna la Luna Blu, che, a dispetto del nome, non sarà però veramente blu. In realtà il fenomeno è “semplicemente” una insolita (ma nemmeno poi tanto) distribuzione di lune piene. In generale si chiama Luna Blu la seconda luna piena di uno stesso mese, ma quest’anno viene “applicata” la definizione antica: ovvero la terza di una stagione che ne contiene quattro. Nella primavera 2019 la luna sarà infatti piena quattro volte: il 21 marzo, il 19 aprile, il 18 maggio e il 17 giugno. Per avere invece due lune piene nello stesso mese dovremmo aspettare il 2020.
Ma perché blu se non è blu? Il nome deriva in realtà solo dalla sua presunta rarità: “once in a blue moon” ("una volta ogni luna blu") è infatti un’espressione che vuole indicare qualcosa che non si verifica molto comunemente.
Un’altra spiegazione del singolare nome altrettanto diffusa riconduce invece il nome all'antico termine inglese "belewe", ovvero tradire. Una luna traditrice, quindi, perché induceva a pensare che fosse finita la stagione anche se non era così.
Tra l’altro l'evento non è poi così raro. Accade infatti una volta ogni 3-5 anni. E a volte si verifica anche più spesso, come accaduto nel 2018, anno in cui abbiamo assistito per ben due volte alla doppia luna in un unico mese (la prima fu il 31 gennaio, e fu anche Superluna, e la seconda il 2 luglio).
Meteore

L’anno inizia “forte” con delle spettacolari Quadrantidi, il cui picco è atteso la notte tra il 3 e il 4 gennaio. Dette anche Bootidi, poichè sembrano irradiarsi nei pressi della costellazione del Boote, queste meteore saranno particolarmente visibili dopo la mezzanotte, quando il radiante salirà di altezza sull’orizzonte. Non possiamo perderle, perché la frequenza attesa, almeno al picco, si potrebbe mantenere per almeno 4 ore sulle 100 meteore l’ora.
Ma si sa, le regine dell’anno sono sempre loro, per frequenza e luminosità: le Perseidi e le Geminidi. Come ogni anno, anche nel 2019, assicuriamoci di non perderle. Le Perseidi rappresentano lo sciame di meteore da osservare in una serata d’estate e in particolare il culmine è atteso quest’anno il 13 agosto alle 05:38, anche se purtroppo la Luna sarà un po’ di disturbo perché ad appena due giorni dalla fase di piena.
Nelle fredde notti di inverno puntiamo gli occhi verso la costellazione del Gemelli, esprimendo desideri al passaggio delle Geminidi, che si originano dal passaggio della Terra attraverso la scia di polveri generata dall’asteroide 3200 Phaethon nella sua orbita intorno al Sole. Il picco, quest’anno, sarà il 14 dicembre.
Buon anno a tutti!
Roberta De Carolis