2019 con inizio spettacolare: il cielo di gennaio brilla di Luna, o meglio di Superluna Rossa. Sì, perchè il 21 del mese ammireremo la rara quanto spettacolare eclissi di Superluna: il nostro satellite apparirà più grande e rosso in cielo. E non potremo far altro che alzare gli occhi al cielo.
Mancava da tempo ed è tornata insieme all’eclisse: la Superluna Rossa illuminerà i cieli del 21 gennaio nella seconda parte della notte. Sarà più facile per gli insonni seguire l’evento, ma vale la pena per tutti una sveglia poco comoda per uno spettacolo piuttosto raro e bellissimo. Sarà infatti la prima ed unica eclissi totale del 2019 (il 16 luglio ne è prevista una solo parziale).
Ecco tutti gli eventi del cielo di gennaio, a partire dalla regina Luna.
Eclissi di Superluna
Il 21 gennaio, prima dell’alba, la Luna sarà piena, Super e Rossa. Alle ore 06:17, infatti, essa sarà piena, ma circa 15 ore dopo si troverà anche al perigeo, ovvero alla minima distanza dalla Terra, in particolare a 357.344 km da noi (contro una distanza media di circa 384.400 km). Per questo sarà Superluna, ovvero ci apparirà più “grande” anche se, in realtà solo più vicina.
Ma proprio in quella fascia oraria Sole, Terra e la Luna stessa si trovano allineati in quest’ordine. E quindi la nostra stella illumina la Terra, che proietta la sua ombra sulla Luna (eclissi di Luna). Quando questo avviene il disco del nostro satellite appare infatti leggermente tinto di rosso (a volte di colore bronzeo) e questo è dovuto allo scattering di Rayleight, lo stesso fenomeno che ci fa apparire il cielo azzurro di giorno e rosso di sera.
Il nostro Pianeta, illuminato dal Sole, diffonde i raggi solari verso la luna, e quelli meno attenuati dall’atmosfera, tra quelli a noi visibili, sono quelli rossi. Dunque la Luna, che durante l’eclisse non è raggiunta dalla luce diretta del Sole, è illuminata solo da questi, e quindi appare rossa.

Foto: Virtual Telescope
L’evento inizierà alle 3.36 del 21 gennaio e raggiungerà la totalità alle 6.12 terminando alle 6.43. La completa uscita dall’ombra è prevista per le 7.50, quindi la fine non sarà visibile da qui (a Roma il nostro satellite tramonterà alle 7.42). Tutto l’evento nel suo splendore massimo, però, tempo permettendo, sarà osservabile a occhio nudo da tutta Italia. Imperdibile (nella mappa il cielo al momento dell'inizio del fenomeno, il 21 gennaio alle 3.35 circa).

Una guida completa all’osservazione è disponibile a questo link.
Pianeti
Protagonisti della mattina Giove e Venere. Il gigante gassoso sarà visibile a Sud-Est prima del sorgere del Sole, mentre il secondo pianeta del Sistema Solare si troverà prima nella costellazione della Bilancia, poi nello Scorpione, nell’Ofiuco fino al Sagittario.
Al calar del Sole invece ci sarà ancora Marte, a Sud-Ovest, quasi sempre nella costellazione dei Pesci. Gli faranno compagnia i pianeti lontani (osservabili solo con adeguato telescopio) in particolare Urano a Sud e Nettuno a Ovest.
Molto difficile l’osservazione di Saturno, che il 2 gennaio sarà in congiunzione con il Sole, così come quella di Mercurio, per il quale si può tentare solo i primi giorni dell’anno, anche se sarà molto basso sull’orizzonte a Est.
Completamente inosservabile, invece, Plutone.
Congiunzioni
Capodanno frizzante di congiunzione Luna – Venere: poco prima dell’alba, infatti, si potrà ammirare il primo evento astronomico dell’anno, che l’Uai descrive come “l’incontro tra la falce di Luna calante e Venere che sorgono sull’orizzonte orientale nella costellazione della Bilancia”.
Due giorni dopo, il 3 gennaio, il nostro satellite incontrerà Giove nella costellazione dell’Ofiuco, poco prima del sorgere del Sole. Sul cielo orientale brillerà anche Venere (nella mappa il cielo del 3 gennaio alle 6 circa).

Le notti romantiche proseguono anche il giorno dopo, con la congiunzione Luna – Mercurio il 4 gennaio, a meno di due giorni dalla Luna Nuova, quindi con una sottilissima falce lunare, che sorge poco prima di Mercurio, molto basso sull’orizzonte a Sud-Est, nei pressi del limite tra le costellazioni dell’Ofiuco e del Sagittario. Un po’ difficile da osservare ma bellissima.
E dopo una piccola pausa, ecco tornare i baci celesti: Luna – Marte il 12 gennaio, di sera, nella costellazione dei Pesci, Mercurio – Saturno la mattina del 13 gennaio nella costellazione del Sagittario (questa un po’ complicata da individuare) e Giove – Venere, luminosissimi prima dell’alba del 22 gennaio, nella costellazione dell’Ofiuco.
Chiude il mese il meraviglioso triangolo celeste Luna - Giove – Venere: la mattina del 31 gennaio i tre astri saranno in congiunzione, con la Luna calante sull’orizzonte orientale nella costellazione dell’Ofiuco (nella mappa il cielo del 31 gennaio alle 5 circa).

Meteore
Il cielo di gennaio 2019 ci regalerà veramente tanto, e non si ferma a Superluna Rossa e congiunzioni. Perché anche le stelle cadenti illumineranno i cieli del primo mese dell’anno, che sotto questo di vista inizia subito forte, con il picco delle Quadrantidi la notte tra il 3 e il 4 gennaio.
Dette anche Bootidi, poichè sembrano irradiarsi nei pressi della costellazione del Boote, queste meteore saranno particolarmente visibili dopo la mezzanotte, quando il radiante salirà di altezza sull’orizzonte. Non possiamo perderle, perché la frequenza attesa, almeno al picco, si potrebbe mantenere per almeno 4 ore sulle 100 meteore l’ora (nella mappa il cielo del 4 gennaio all’1.30 circa).

Anche se le Quadrantidi saranno sicuramente le regine di gennaio, nel primo mese dell’anno saranno attive anche alcune piogge minori, tra le quali ben osservabili quelle attive lontane dal plenilunio del 21 gennaio, ovvero le rho Geminidi (max intorno all’8 gennaio) e le alfa Leonidi (max 31 gennaio).
Buon anno e buon primo mese ammirando il cielo.
Roberta De Carolis