Gennaio 2018 nel segno della Luna: la notte tra l'1 e il 2 gennaio il cielo si illuminerà di Superluna, una luna piena al perigeo. Ma non finisce qui, perché il 31 del mese il cielo ci regalerà anche la Luna Blu, la seconda luna piena nel mese.
Luna più grande e poi blu? In realtà nessuna delle due definizioni è esatta. La Luna è sempre delle stesse dimensioni e anche dello stesso colore. Ma la notte del 1 gennaio sarà al perigeo, il punto più vicino alla Terra che il nostro satellite raggiunge nel corso della sua orbita. A causa della ridotta distanza questa luna piena ci apparirà più grande, di circa il 14%.
Analogo discorso per la Luna Blu: non sarà blu, ma "solo" la seconda luna piena in un mese. Il mese sinodico, ovvero il tempo che impiega la Luna per riallineare nuovamente la sua posizione con il Sole e la Terra dopo aver compiuto una rivoluzione intorno a quest'ultima, dura circa 29 giorni, ma in alcuni anni la differenza tra anno solare e anno lunare produce una luna piena in più in un mese (circa ogni due/tre anni).
Si pensa che il nome Luna Blu derivi dall’espressione “once in a blu moon” ("una volta ogni luna blu") per indicare un evento raro, ma una versione altrettanto diffusa lo riconduce all'antico termine inglese "belewe", ovvero tradire. Una luna traditrice, dunque, perché induceva a pensare che fosse finita la stagione anche se non era così. Anticamente, infatti, era chiamata luna blu la terza luna piena di una stagione che ne conteneva quattro.
E ancora non finisce qui. In realtà il 31 gennaio ci sarà anche un'eclissi totale di Luna, purtroppo, però, non visibile dall'Italia, dove dovremo accontentarci della diretta streaming. Nei luoghi della Terra che avranno la fortuna di ammirare lo spettacolo (Asia, Australia e alcuni territori sulla costa occidentale del Nord America) il nostro satellite apparirà di un insolito colore rosso dovuto alla Terra, che, illuminata dal Sole, proietta su di essa la sua ombra. Quindi, oltre che Luna Blu, anche Luna Rossa, stavolta rossa per davvero.
Qui da noi invece, nessuna luna è veramente diversa, nè più grande nè blu. Tuttavia a Capodanno la vedremo realmente più grande e a fine mese tornerà veramente piena. Spettacoli da non perdere. Che non saranno, comunque, gli unici. Ecco tutti gli imperdibili appuntamenti celesti del mese di gennaio.
Pianeti
Gennaio sarà il mese in cui saranno visibili quasi tutti pianeti, eccetto Plutone e Venere. Se però si vuole vedere Mercurio l'unica occasione concreta sarà l'1 gennaio, quando il pianeta sorgerà un’ora e 45 minuti prima del Sole e sarà abbastanza alto in cielo (circa 10°) prima dell'alba. Dal 2 del mese, in poi, sarà sempre meno visibile.
Per il resto, trionfo di pianeti: Marte e Giove sicuramente protagonisti, anche perché osservabili anche a occhio nudo, ed entrambi a Sud-Est nelle ultime ore della notte. Per quanto riguarda invece i pianeti più lontani, (telescopio alla mano) il più visibile sarà Urano, a Sud-Ovest nelle prime ore della notte, ma il tempo a disposizione tenderà a ridursi nel corso del mese.
Per scorgere Nettuno, invece, bisognerà puntare l'orizzonte occidentale poco dopo il tramonto del Sole, ma sarà ormai basso in cielo e il tempo a disposizione per tentarne l’osservazione è comunque destinato a diminuire ulteriormente. Saturno, infine, ricomparirà solo a fine mese, nella costellazione del Sagittario, poco prima dell'alba.
Congiunzioni
Guardando la visibilità dei pianeti era probabile: parliamo della congiunzione Marte-Giove, il 7 gennaio Sud-Est prima del sorgere del Sole, nella costellazione della Bilancia. Evento da non perdere e, se il tempo sarà clemente, piuttosto facile da osservare.
Ma non solo, perché i due pianeti formeranno poi anche un triangolo con la Luna l’11 gennaio, sempre nella costellazione della Bilancia e sempre prima del sorgere del Sole, quando i due pianeti sono più visibili (nella mappa il cielo dell'11 gennaio alle 4.00 circa).

Previste poi anche altre congiunzioni, ma molto più difficili da osservare: Saturno–Mercurio la mattina del 13 gennaio, Luna–Saturno–Mercurio prima dell'alba del 13 gennaio e Luna-Venere la sera del 17 gennaio.
Meteore
Gennaio è generalmente noto per le Quadrantidi, uno degli sciami più famosi dell'anno, chiamate anche Bootidi, poichè queste meteore sembrano irradiarsi da una zona nei pressi della costellazione del Boote.
Tuttavia il picco è atteso per la notte tra il 3 e il 4 gennaio, con una Luna particolarmente luminosa, in plenilunio appena un giorno prima. Questo ridurrà parecchio il numero di stelle cadenti osservabili. Comunque si può tentare, soprattutto dopo la mezzanotte (nella mappa il cielo del 3 gennaio all'1.00 circa).

Nel mese si attendono poi anche delle correnti minori. In particolare nella regione tra le costellazioni Gemelli, Cancro, Cane Minore e Idra, dove saranno ben osservabili le correnti attive in lontananza dai pleniluni del 2 e 31 gennaio, ovvero le Delta Cancridi (max 16 gennaio), le Alfa Canisi Minoridi (max 16 gennaio) e le Alfa Idridi (max 18/19 gennaio).
Buona visione!
Roberta De Carolis