
Un impianto artificiale contenente cellule produttrici di insulina ha iniziato la prima fase di sperimentazione umana, quella della tollerabilità, prevista dall’iter di approvazione della Food and Drug Administration, l’ente incaricato di autorizzare o respingere l’entrata in commercio dei farmaci negli USA.

Una nuova speranza nella lotta all'AIDS si accende con la dottoressa Paula Cannon, ricercatrice dell'Università della California, la quale ha mostrato come alcuni individui portatori di una mutazione genetica, che impedisce la comparsa della molecola CCR5, si siano dimostati resistenti all'HIV. quanto riportato dalla rivista scientifica Nature Biotechnology.

Trovate le 'cellule zero' che causano il melanoma. La ricerca è firmata dai ricercatori della Stanford University School of Medicine in California, e verrà pubblicata nel prossimo numero della rivista Nature.

Una malattia piuttosto strana, sconosciuta, le cui cause ancora non sono state identificate. Una cosa è certa: il morbo di Morgellons fa davvero paura. A dirlo è Ian Smith, ricercatrice indipendente affetta, come molte altre persone, da questa strana patologia.

La caffeina dopa. Può potenziare i muscoli e migliora dunque le prestazioni atletiche. quanto emerge da una ricerca condotta dal dottor Rob James, della Coventry University (Gran Bretagna), presentata all'Experimental Biology 2010.

Come si formano i ricordi? Sembra una domanda destinata a rimanere senza risposta, ma alcuni ricercatori si stanno avvicinando a quella che potrebbe essere la possibile soluzione. La ricerca, merito del professor Andrew Tobin, docente di biologia cellulare presso l’Università di Leicester, è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica PNAS – Proceedings of the National Academy of Sciences.

La fecondazione assistita (ART) aumenta la probabilità che il nascituro venga alla luce con malformazioni. Lo dimostra uno studio condotto da un gruppo di genetisti clinici, del reparto maternità dell’ospedale Port Royal di Parigi, i quali hanno analizzato i dati di tutti i bambini nati con questo tipo di tecniche in 33 cliniche francesi (più di 15000 nascite), dal 2003 al 2007, dimostrando una percentuale di malformazioni superiore a quella registrata in bambini nati naturalmente: 4.24% contro la media di 2-3%.

A breve le donne in gravidanza non si sottoporrano più ad amniocentesi o prelievo dei villi coriali, tecniche invasive che comportano il rischio di provocare un aborto spontaneo, ma basterà un'analisi del sangue prenatale per sapere se il figlio che portano in grembo è affetto o meno da anomalie cromosomiche. quanto emerso dalla 26esima assemblea annuale della Società europea di riproduzione umana ed embriologia (Eshre).