Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Neuron dello scorso gennaio sostiene che un incremento dell’assunzione di magnesio rappresenta una strategia decisamente valida per rafforzare le capacità cognitive, proprio come le stesse potrebbero del resto risultare compromesse se i livelli di tale sostanza dovessero risultare invece inferiori ad una certa soglia.
L’alimentazione rivela così un impatto determinante sulle capacità cognitive dell’uomo, e l’identificazione dei fattori dietetici che possono avere un influsso positivo sulle sinapsi (le sedi delle comunicazioni tra neuroni) potrebbe contribuire a migliorare ad esempio l'apprendimento e la memoria.
Se fino ad oggi è tuttavia risultato difficile accrescere i livelli di magnesio nell’organismo con gli integratori tradizionali, il dottor Liu (direttore del Center for Learning and Memory della Tsinghua University di Pechino) ha invece ora sviluppato un nuovo composto di magnesio, il magnesio-L-treonato (MGT), che potrebbe finalmente aumentare in maniera significativa il livello di tale sostanza anche nell’uomo. E dal momento che, secondo il dottor Liu, la metà della popolazione dei paesi industrializzati accusa un deficit di magnesio che aumenta con l'invecchiamento, l’introduzione di tale composto potrebbe benissimo contribuire a prevenire anzitutto il risaputo declino della memoria dipendente dall’età.
Alberto Marangio