
Studiare, che fatica. Quante volte avremmo voluto far sì che il contenuto di un libro finisse nella nostra testa senza stress e in pochi secondi? Forse per chi vive adesso è un sogno, ma in un futuro non troppo lontano basterà un cappello “magico” per imparare rapidamente.

Mettere in comunicazione il cervello umano con il computer, per consentire alla persona di controllare un apparecchio robotico. Fantascienza? No, una possibilità sempre più concreta. Ci sono molti nomi per l’interfaccia di comunicazione tra il cervello umano e la macchina, come ad esempio BCI (interfaccia cervello-computer), MMI (interfaccia mente-macchina), DNI (interfaccia diretta neutrale), STI (interfaccia telepatica sintetica) e BMI (interfaccia cervello-macchina).

Se indirizzati verso una specifica regione, gli ultrasuoni possono modulare l'attività del cervello potenziando la percezione e la discriminazione sensoriale negli umani. È quanto emerso da uno studio condotto da William Tyler e colleghi del Virginia Tech Carilion Research Institute, pubblicato in questi giorni sulla rivista Nature Neuroscience.

Forse tra 5 anni gli acquisti online supereranno quelli de visu, come dice Ibm, forse gli smartphone nel 2018 avranno processore a 32 core e schermi flessibili, ma cosa succederà tra mille, diecimila, un milione di anni? Dai cambiamenti climatici, all'aspetto dell'Universo, senza dimenticare l'uomo e la società, la Bbc ha tentato di immaginare un futuro molto lontano, costruendo una timeline che avverte "guai in vista".

Esistono i viaggiatori nel tempo? Sono tra noi? La risposta ce la potrebbe dare una semplice ricerca su Google.

Il 2014 è arrivato e cinquant'anni fa Isaac Asimov faceva ipotesi su come sarebbe stato, scrivendole sul New York Times. Ieri 2 gennaio sarebbe stato il suo compleanno e mai come ora è tempo di vedere se le sue previsioni sul futuro erano corrette. Eccone 10, sulle quali, lo possiamo già dire, lo scrittore aveva visto bene. All'epoca visionarie, oggi realtà o prossimo futuro, non così assurdo.

Lo abbiamo ribadito più volte che il 2013 è stato un anno ricco a livello di scoperte scientifiche. Ogni campo della scienza, infatti, ha avuto il suo importante risultato. Dall'astronomia alla fisica, dalla ricerca sulle staminali alle neuroscienze e ancora altri settori, hanno raggiunto determinanti tasselli. Ma che dire delle ricerche strambe e dei relativi risultati che, più che traguardi, si possono a ragione considerare curiosità? Ripercorriamone alcune.

In futuro saremo in grado di leggere nel pensiero altrui. Sarà il traguardo finale di un nuovo studio attraverso il quale i ricercatori hanno raccolto la prima inequivocabile evidenza che il modello di attività cerebrale visibile in qualcuno che sta svolgendo un esercizio matematico in condizioni controllate sperimentalmente è molto simile a quello osservato quando la persona si impegna in pensieri che hanno a che fare con le quantità nel corso della vita quotidiana.