Primavera in anticipo: quest’anno inizia alle 4.30 del 20 marzo, ora dell’equinozio, quando la durata del giorno e quella delle notte saranno uguali (anche se non in modo preciso a tutte le latitudini). Non la storica data del 21 marzo che ci insegnano a scuola, che in realtà sta diventando più una tradizione che una realtà.
Causa dell’anticipo che si sta registrando ormai da diversi anni è il nostro calendario, che non rispetta la vera durata del ciclo orbitale, ovvero il tempo che impiega la Terra a compiere il suo moto di rivoluzione intorno al Sole, che è di 365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi.
Ogni anno si “perdono” infatti circa 6 ore, che sono poi recuperate ogni 4 anni con l’anno bisestile, come è questo 2016, che conta anche il 29 febbraio. Questo disallineamento “costa” degli slittamenti degli eventi astronomici e porterà, a partire dal 2044 circa, a saltuari equinozi il 19 marzo.
L’evento coinvolge tutto l’emisfero boreale e ovunque è sinonimo di bel tempo e di lunghe giornate. Ma più ci si sposta verso il Polo Nord più l’effetto è sentito, poiché l’alternanza delle stagioni, a causa dell’inclinazione dell’asse terrestre, diventa più marcata.
Nel mondo si celebrano le feste di primavera, soprattutto legate alla cultura agricola, che vede nella primavera la “resurrezione”, ma anche la cultura più modernizzata continua ad associare la primavera alla rinascita. Anche l’Italia ha qualche festa regionale, ma legata più alla Pasqua che alla primavera in senso stretto.
Ecco alcune celebrazioni tra le più famose nel mondo.
EUROPA
Kukeri. A fine marzo la Bulgaria saluta la primavera in una festa alla quale partecipano solo gli uomini, indossando vestiti di pelle di pecora e campane di rame appese alle proprie cinture, e cantando e ballando in modo da spaventare gli spiriti maligni dell’inverno.
Festa di San Matteo. A Praga la Repubblica Ceca festeggia l’apostolo che chiude le porte dell’inverno per spalancarle alla primavera, San Matteo, dagli inizi di marzo a metà aprile. Decine di giostre e una mostra di pesci esotici, squali, anemoni, coralli, la ‘Sea World’, accolgono il santo e la primavera.
Festa di Eostre. Nel Regno Unito, invece, si festeggia Eostre, la dea sassone della produttività, alla quale ci si rivolge per un buon raccolto. L’equinozio di primavera ogni anno riunisce, prima dell’alba, druidi e pagani a Stonehenge per accogliere il Sole tra i megaliti.
Fallas. A Valencia, in Spagna, l’arrivo della primavera sembra una festa di Carnevale. Grandi e piccoli monumenti di cartapesta vengono sparsi per le vie, e poi bruciati. I piccoli manufatti ritraggono scene di vita quotidiana, simboleggiando, in un certo senso, il risveglio della vita. La festa è il 19 marzo.
RESTO DEL MONDO
Spettacolo del Tempio Maya di Kukulkan. Da tutto il mondo arrivano in Messico, nella penisola dello Yucatan, dove al tramonto dell’equinozio di primavera, sulla scalinata nord del tempio, appare una trama di luci e ombre che creano l’immagine di un grande serpente piumato.
Nowruz. In Iran, Azerbaigian, Afghanistan e in vari paesi dell’Asia centrale come il Turkmenistan e il Tagikistan, si festeggia il Nowruz, il ‘Nuovo Giorno’ che ricorre nella tradizionale data dell’equinozio di primavera, il 21 marzo, anche se in alcune località si festeggia il 20 o il 22.
Holi Festival. In India la primavera si saluta con il Festival dei Colori, una delle feste più antiche della tradizione Indù. Viene celebrato il giorno successivo alla prima notte di luna piena (dhulhendi) nel mese di Phalgun (a cavallo tra febbraio e marzo), che segna l’inizio della primavera. Durante questa notte, vengono accesi mille falò che accendono il buio per festeggiare l’allontanamento degli spiriti e la vittoria del bene sul male.
Hanami. In Giappone la primavera è rosa pallido, perché è la stagione dei fiori di ciliegio. Durante tutto il corso della primavera, tra marzo e maggio, i giapponesi fanno pic-nic all’aperto e si dedicano all’hanami, ovvero all’osservazione dei ciliegi in fiore.
Festival Qing Ming. Il quindicesimo giorno dopo l’equinozio di primavera la Cina festeggia il ‘Giorno puro e luminoso’ o ‘Giorno per ripulire le tombe’. I cinesi visitano le tombe o i tumuli dei loro antenati per rendere loro omaggio, ed è anche un momento per festeggiare la primavera, il risveglio della vita.
Roberta De Carolis
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