Altro che 2014. I cambiamenti climatici provocati dall'uomo potrebbero ritardare, se non addirittura cancellare, la prossima era glaciale. Un team di scienziati ha calcolato che l'interferenza umana potrebbe rinviare la prossima era glaciale di 100.000 anni.
Ad ipotizzarlo è stato il Potsdam Institute for Climate Impact Research, secondo cui la relazione tra l'insolazione e la concentrazione di CO2 in atmosfera potrebbe essere il criterio chiave per spiegare gli ultimi otto cicli glaciali nella storia della Terra. Allo stesso tempo, i risultati dimostrano che l'interferenza umana sta incidendo pesantemente su questi cicli naturali. Per la prima volta, la ricerca può spiegare l'origine delle ultimi otto glaciazioni quantificando i fattori chiave che hanno preceduto la formazione di ogni era glaciale.
“Anche senza i cambiamenti climatici di origine antropica ci aspetteremmo l'inizio di una nuova era glaciale non prima di 50.000 anni da oggi, il che rende l'Olocene, ossia la presente era geologica, un periodo insolitamente lungo tra le ere glaciali” spiega l'autore principale dello studio Andrey Ganopolski.
Tuttavia, lo studio dimostra che anche moderate emissioni di CO2, derivanti dalla combustione di petrolio, carbone e gas, sono già sufficienti a rinviare la prossima era glaciale di altri 50.000 anni facendo saltare un intero ciclo glaciale. Si tratta di un evento senza precedenti.
“È sbalorditivo che l'umanità sia in grado di interferire con un meccanismo alla base del mondo come lo conosciamo” ha commentato lo scienziato.
L'umanità come forza geologica
Utilizzando un elaborato modello del sistema Terra che ha preso in esame l'atmosfera, gli oceani, i il ghiaccio e il ciclo globale del carbonio, gli scienziati hanno analizzato gli effetti delle ulteriori emissioni di CO2 prodotte dall'uomo sul volume sul ghiaccio dell'emisfero settentrionale.
“A causa della vita estremamente lunga della CO2 di origine antropica in atmosfera, le emissioni passate e future hanno un impatto significativo sui tempi della prossima era glaciale,” ha aggiunto il co-autore Ricarda Winkelmann. “La nostra analisi mostra che anche piccole emissioni di carbonio supplementari molto probabilmente influenzeranno l'evoluzione dei ghiacciai dell'emisfero settentrionale per decine di migliaia di anni, e anche moderate emissioni antropiche di CO2 da 1000 a 1500 miliardi di tonnellate di carbonio potranno rinviare la prossima era glaciale di almeno 100.000 anni”.
Tutti avvisati.
Lo studio è stato pubblicato su Nature.
Francesca Mancuso
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